Persona deliziosa e concentrato di creatività, bastano poche parole per percepire tutta la spontaneità e il calore tipico dei napoletani e la gentilezza di chi rimane se stesso nonostante i mille impegni e un discreto successo. Lui è Rocco Adriano…
Weekly obsession, l’ossessione della settimana: uccidere Cupido nel giorno di San Valentino
Basta! Amo i cuori, ne ho addirittura uno tatuato sul braccio, ho un fidanzato che mi adora e se non bastasse il mio nome per esteso è Valentina, nonostante tutto, però, io “sto contro” , non torturatemi con il giorno di San Valentino. Basta guardarsi intorno, sfogliare una rivista, girare per negozi, non c’è un angolo dell’universo che non parli del 14 febbraio: cosa regalare, come vestirsi, cosa mangiare, in ogni dove è un tripudio di cuori, di wishlist, di consigli di stile. Da far venire il diabete anche ad una come me, tanto “ipoglicemica” mens et corpore da aver bisogno di abbracci e poppate di acqua e zucchero ogni tre ore.
Come al solito rischierò il linciaggio e anche se capisco che la festa degli innamorati è “businnes”, io da oggi decido di camminare a testa alta con l’aria di chi sta per commettere un omicidio, quello di Cupido. Viva i single, snobbati come i neri dai razzisti, ma soprattutto le coppie anticonvenzionali che ordineranno giapponese e carichi di vino in corpo decideranno di passare la serata innamorati pazzi nè più né meno degli altri giorni. Il mio consiglio di stile è: vestitevi (a)normali come in un giorno qualunque. Da prendere con ironia.
Nella mia copertina: Sunglasses: Marc by Marc Jacobs for limited edition for San Valentine ; Bag: Jimmy Choo Candy Mirror clutch
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Jimmy Choo‘s bag
Leather trench by Mathieu Mirano for NYFW BagSnob‘s pic
Rischierò l’impopolarità ma devo essere sincera: non ho mai apprezzato troppo i look di Victoria Beckham, nonostante fosse spesso indicata come modello da seguire dalle più famose riviste di moda e classificata come icona di stile. Anche le sue collezioni non mi hanno mai esaltata e a parte qualche eccezione non ho mai amato particolarmente le sue scelte personali. Ma quella proposta dalla ex Posh Spice sulle passerelle della settimana della moda di New York è una collezione di tutto rispetto che merita la mia approvazione. Tralasciando qualche modello che non indosserei mai (e credo neppure lei) l’idea alla base delle sue creazioni per l’autunno inverno 2014-2015 è vincente.
La parola d’ordine è minimal, sia che si tratti dei tagli e delle linee, pulite ed essenziali, sia che si tratti dei colori, dove rosso, nero e bianco sono i protagonisti assoluti. Non c’è traccia di fronzoli e sfumature, di ricami e frivolezze. La donna di Victoria Beckham è concreta e minimalista, che indossa l’abito giusto per ogni occasione, che veste in maniera sobria puntando su un cavallo sicuro: l’intramontabile classico riadattato, ma neppure troppo, in chiave moderna. Maxi cappotti, abiti morbidi, pantaloni dal taglio maschile. Tutto rigorosamente bianco o nero. L’unica nota di colore è il rosso, tonalità che non fa eccezione nella rosa degli evergreen. Per tutte.
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; Brown Hat: Rag & Bone; Shoes: Frye; Jeans: Christopher Kane. (Creato con Polyvore)
T-shirt by Ashish SS2014
Storia d’ossa di vita sgretolate per chi l’esistenza ha smarrito in un boato di vento imploso a effondere stracci d’attimo in cenere di vetro senza tempo da scandire lambendo nel frastuono del sole l’immortale oceano senza riva per fortuiti approdi…
DAILY LOVE, LA PASSIONE DEL GIORNO: l’anello Haute Couture Spring 2014 di Christian Dior
Haute Couture Spring 2014’s ring by Christian Dior
E’ in corso la settimana della moda a New York e tra le collezioni presentate in questi primi due giorni di Fashion Week ce n’è una che mi ha colpito particolarmente : quella dello stilista Tadashi Shoji per l’autunno/inverno 2014-2015. Romantica, ma concreta, la donna di Tadashi Shoji è una figura dall’eleganza innata ma non pomposa, dolce ma non smielata, dalla femminilità spiccata ma non ostentata. La collezione dello stilista giapponese è fatta di contraddizioni velate, la linea fa sognare ma i tagli sono puliti e ben definiti, tutto è curato nei minimi dettagli.
I tessuti rendono gli abiti principeschi e rivelano un lavoro certosino di intaglio cosi attento da riuscire a creare macramè ed effetti decorativi minuziosi anche su materiali come la nappa. Nessun fronzolo, però, quella di Tadashi Shoji è la rappresentazione di una favola moderna, la sua donna è una principessa, sì, ma pronta a prendere lei stessa in mano le redini del cavallo bianco nel caso il principe non si presentasse in tempo.Quasi una regina, insomma. Tra i colori, immancabile il nero arricchito dal blu nelle sue sfumature più accese. Non mancano il grigio, il verde e il bianco, tonalità sobrie che si scontrano con l’elemento a sorpresa: un bellissimo rosso acceso, unica nota irriverente della collezione. Inversamente romantica.
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Alexander Wang “Parental Advisory” ‘s t-shirt. Must have.
LOUIS VUITTON PRET A PORTER SS 2014: l’ultima collezione di Marc Jacobs è in stile noir.
All you need is black. Sembrerò scontata, poco originale e anche un po’ ripetitiva, ma non c’è niente che io ami di più del nero, colore che per me rappresenta uno stile di vita, il mood cronico della mia anima perennemente inquieta, un modo per esprimere me stessa. No, non sono un’ emo, semplicemente adoro il contrasto che si genera tra il mio sorriso e la mia solarità con il buio di ciò che indosso. Sono fatta così, confusa e felice nel mio disordine mentale. Il nero confonde e getta un manto di ordine nel mio caos personale, il buco nero che ingoia i miei colori e li fonde in un unico solo, scuro, carico, profondo.
Quando ho visto la nuova collezione pret-a porter ss 2014 presentata da Louis Vuitton a Parigi è stato amore a prima vista. Ogni capo mi ha sprofondato in un mondo a me conosciuto fatto di oscurità ed elegante stravaganza, pieno di pizzi, piume, trasparenze e pelle, sdrammatizzati dall’abbinamento con il denim declinato nella sua forma più comoda e casual. Abiti dai richiami vittoriani, rigorosamente scuri, si adagiano su jeans larghi e finto trasandati, piume e piccoli ricami di paillettes impreziosiscono giacche e vesti dallo stile new gothic. Il celebre lettering di Louis Vuitton, anch’esso in nero e glitterato per l’occasione, compare mescolato e disordinato su calze e leggings.
Una collezione noir dal sapore nostalgico che segna il divorzio dopo 16 anni tra Louis Vuitton e il suo direttore artistico Marc Jacobs che ha salutato la maison francese donando un’ ultima creazione elegante e sofisticata ma anche malinconica, dove pezzi di collezioni passate si mescolano a nuove creazioni per omaggiare gli anni d’amore tra lo stilista americano e la casa di moda. Come un viaggio in cui ripercorrere la propria vita prima di lasciare il passo ad altri per percorrere nuove strade. Divina.
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