Circoncisione femminile: un viaggio attraverso i libri, alla scoperta di quest’usanza terribile praticata ancora oggi nel mondo orientale e africano.
Circoncisione femminile cos’è?
La circoncisione o infibulazione fa parte di quelle che vengono chiamate mutilazioni genitali femminili. Tale pratica viene adottata e attuata in molti Stati orientali e africani. Essa consiste nell’asportazione del clitoride e delle grandi e piccole labbra vaginali con la conseguente cucitura della vulva. Questo è ciò che avviene generalmente agli organi femminili, anche se possono esserci delle eccezioni.
La circoncisione femminile a cosa serve
Si pensa che l’infibulazione femminile, considerata nella società occidentale ai limiti della barbarie, sia da intendersi come un rito di passaggio della donna dalla giovinezza all’età adulta. In altri casi addirittura si ritiene che questa mutilazione femminile possa preservare la donna dall’adulterio in quanto si considera il clitoride come la parte satanica della donna che deve quindi essere eliminata fisicamente. Molto spesso purtroppo le donne iraniane, orientali e africane sono costrette a sottoporsi a questa consuetudine estremamente dolorosa per poter essere accettate dalla società in cui vivono, dagli uomini ma anche dalle donne che hanno già subito questa pratica. Molto diffusa anche la circoncisione nell’Islam.
La circoncisione femminile: come avviene
Come già accennato in precedenza, la circoncisione femminile consiste nell’asportazione clitoridea e nella chiusura delle labbra vaginali con conseguente cucitura vulvare. In tale usanza viene lasciato aperto soltanto un piccolo foro che permette la fuoriuscita di urina e del sangue mestruale.
La circoncisione femminile in Egitto
La circoncisione femminile o infibulazione femminile trova le sue origini già nelle tradizioni dell’Antico Egitto. In questa antica società si parlava infatti di “infibulazione faraonica”. Occorre precisare, però, che nei dettami islamici e più specificatamente nel Corano, non era richiesta né oggi né in passato alcuna manipolazione dei genitali femminili che potesse arrecare qualche danno alla donna. Addirittura nell’Islam si tollera anche la pratica decisamente meno invasiva che si limita alla circoncisione del solo clitoride.
Nella società egiziana di oggi si calcola che la maggior parte delle donne abbia subito questa mutilazione genitale. Tuttavia le cose sono in parte e per fortuna cambiate. L’infibulazione in Egitto oggi viene permessa solo per ragioni mediche e chiunque la pratichi per altri scopi rischia fino a due anni di carcere.
Per poter comprendere meglio il mondo della circoncisione femminile nella cultura egiziana vi consigliamo un testo molto significativo su come questa pratica viene trattata .
Questo testo è utile per conoscere qualcosa in più sulla circoncisione femminile in quanto rappresenta una lucida analisi della vita delle donne egiziane nel loro contesto sociale. L’autrice con senso critico e scevra da ogni giudizio cerca di comprendere meglio cosa avviene nella società egiziana di oggi.
Circoncisione femminile in Africa
L’Africa è la parte del mondo in cui avviene il maggior numero di mutilazioni genitali femminili.Uno studio dell’UNICEF sottolinea che,nonostante oggi la legge proibisca in tutto il mondo queste pratiche,probabilmente oggi sono circa 200 milioni le donne sottoposte a questa che può e deve essere considerata non certo a torto come una violenza.Pratiche che avvengono soprattutto in Paesi come l’Etiopia ,il Kenya e l’Egitto. Ad essere maggiormente colpite sono bambine e adolescenti fino ai 14 anni di età.
Per fermare la piaga della circoncisione femminile, tra le varie iniziative adottate,è stata indetta una campagna intitolata STOP THE CUT che riguarda soprattutto le popolazioni africane e che è tesa a promuovere progetti di sensibilizzazione contro queste antiche consuetudini considerate come un rito di passaggio.
Mutilata.Vittima di un rituale crudele (Khady Koita)
Un altro testo che vi suggeriamo per capire come avviene e quali conseguenze porta con sé la circoncisione femminile africana è quest’opera di Khady Koita. Si tratta della storia autobiografica dell’autrice, all’epoca una bimba di soli sette anni che ha vissuto davvero un incubo e che una volta divenuta donna ha trovato il coraggio di lottare per salvare altre bambine innocenti dall’orrore di queste mutilazioni.
Circoncisione maschile e femminile
Ancora oggi, nonostante siano state approvate non solo nei Paesi maggiormente interessati dal fenomeno ma anche nel mondo occidentale, leggi che proibiscono le mutilazioni genitali delle donne, è ancora molto difficile scardinare, soprattutto in culture fortemente radicate nella tradizione e purtroppo ancora altrettanto arretrate, il concetto che mettere in pratica la circoncisione femminile serva per liberare la donna dal suo essere impura.
Per quello che riguarda la circoncisione maschile, anche essa ancora oggi viene effettuata in culture differenti e in diversi Paesi anche sui neonati.Pure in questo caso la pratica della circoncisione molto spesso corrisponde a ragioni che hanno davvero poco a che fare con la medicina ma viene portata avanti per motivi di pura convinzione religiosa o personale influenzata anche dalle norme sociali.
Circoncisione. Dalla selce al bisturi (Carlo Calcagno)
L’ultimo testo che vi proponiamo per approfondire il tema della circoncisione femminile è questo libro di Carlo Calcagno, medico genovese che racconta la storia della circoncisione maschile e femminile fin dai tempi antichi nelle diverse culture del mondo e i diversi significati che tali culture attribuiscono a questa pratica.