Roberto Mercadini è sicuramente uno degli autori più affascinanti e degni di attenzione che si siano distinti, nell’ambito della letteratura italiana, negli ultimi anni. Uno dei suoi ultimi contributi, dopo che il romagnolo ha parlato anche di bomba atomica e di Bibbia, è quello che interessa due giganti dell’arte italiana: Leonardo Da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Il libro in questione è L’ingegno e le tenebre, edito da BUR Rizzoli e degno di grandissima attenzione: ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del libro del 2022 di Roberto Mercadini che merita una lettura. 

Chi è Roberto Mercadini?

Celebre ormai da qualche anno sulle piattaforme social e su Youtube, grazie alla sua grande capacità di intrattenere con temi di vario genere, Roberto Mercadini è uno scrittore, monologhista e saggista italiano, che ha saputo trovare una sua grande dimensione sul web (e non solo) grazie alla sua capacità di raccontare storie e di condividere nozioni suscitando grande interesse. Che si tratti di arte o del fascino della letteratura classica, passando per la Bibbia o altri elementi tratti dal mondo fisico, Mercadini ha sempre dimostrato grande preparazione nei diversi temi trattati. 

Non è un caso che sia stato oggetto di grande interesse della Rai, che l’ha reso ospite fisso del programma Splendida Cornice, o di eventi letterari; tra questi, si cita La Festa del libro medievale che vede Mercadini presentatore con un monologo dedicato all’Orlando Furioso: per saperne di più, scopri il territorio con cuneodice.it per approfondire la natura dell’evento e gli altri ospiti illustri. 

Di che parla L’ingegno e le tenebre

Come detto precedentemente, la letteratura italiana si è spesso occupata di parlare di Leonardo da Vinci e di sviscerare non soltanto l’arte del poliedrico artista italiano, ma anche la vita di quest’ultimo. La prospettiva di Roberto Mercadini è molto più vasta all’interno del libro in questione, dal momento che il suo obiettivo è quello di confrontare due nomi che vengono spesso associati, nell’ambito del Rinascimento italiano, ma che apparivano distanti sia dal punto di vista ideologico che artistico: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Come dimostra L’ingegno e le tenebre, per quanto siano distanti sotto diversi punti di vista, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti condividevano un certo tipo di interpretazione della vita e dell’arte, per quanto le condotte esistenziali di entrambi siano state molto differenti, soprattutto in merito a comportamenti, passioni, interessi, opere, guadagni e tanto altro ancora. 
Il libro in questione è molto interessante poiché riesce a offrire una prospettiva che rimbalza da Leonardo a Michelangelo, per poi tornare nuovamente sul primo e affrontare elementi relativi al secondo. Dalla vita privata di Leonardo da Vinci, con le accuse di cui ha subito in gioventù, fino al carattere burrascoso di Michelangelo, passando per alcune delle più importanti invenzioni che siano state realizzate nella vita di Leonardo. Molto spesso, infatti, nei manuali d’arte ci si sofferma soltanto sui contributi prettamente artistici di Leonardo da Vinci, sottovalutando la sua grande importanza per quanto riguarda lo studio di numerose funzioni che erano state già previste e ben intuito e da parte del toscano, nonostante il periodo storico. Ad esempio, il moto degli uccelli o il funzionamento del sistema cardiaco umano, invenzioni che si devono a Leonardo Da Vinci e a cui l’artista italiano è giunto grazie a quella costante voglia di sapere che ha alimentato il suo processo artistico vitale. Quanto a Michelangelo, invece, L’ingegno e le tenebre supera quelle definizioni tradizionali di natura accademica, affondando le radici in un discorso caratteriale, umano e sociale dell’artista spesso considerato schivo e misantropo.