Amsterdam © J.P. Demiguel
La Milano Fashion Week si è appena conclusa e tra i miei stilisti preferiti si riconferma Stella Jean. Mi ero già innamorata delle sue creazioni per la primavera-estate 2014 e la nuova collezione AW 2015 non è che una deliziosa conferma. Il filo condutture è lo stesso della passata stagione, la multietnicità rimane la protagonista assoluta e amore primordiale, un filo che parte dall’Africa, passando per il Giappone e attraversa l’intero mondo, portando con sè frammenti delle culture che incontra. Tessuti variopinti riportano figure simboliche e paesaggi da sogno, i colori sono caldi e rimandano a terre lontane dal sapore asiatico e mediorientale. Tubini, abiti lunghi e gonne a ruota sfilano sulle passerelle mostrando vivaci texture dalle stampe sudafricane mixate a pulite linee rigate e geometriche che campeggiano su ogni capo, dai cappotti alle calze. Décolleté e ankle boots sono realizzati da Christian Louboutin in esclusiva per la sfilata e si ispirano all’intera collezione.
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E’ in corso la settimana della moda a New York e tra le collezioni presentate in questi primi due giorni di Fashion Week ce n’è una che mi ha colpito particolarmente : quella dello stilista Tadashi Shoji per l’autunno/inverno 2014-2015. Romantica, ma concreta, la donna di Tadashi Shoji è una figura dall’eleganza innata ma non pomposa, dolce ma non smielata, dalla femminilità spiccata ma non ostentata. La collezione dello stilista giapponese è fatta di contraddizioni velate, la linea fa sognare ma i tagli sono puliti e ben definiti, tutto è curato nei minimi dettagli.
I tessuti rendono gli abiti principeschi e rivelano un lavoro certosino di intaglio cosi attento da riuscire a creare macramè ed effetti decorativi minuziosi anche su materiali come la nappa. Nessun fronzolo, però, quella di Tadashi Shoji è la rappresentazione di una favola moderna, la sua donna è una principessa, sì, ma pronta a prendere lei stessa in mano le redini del cavallo bianco nel caso il principe non si presentasse in tempo.Quasi una regina, insomma. Tra i colori, immancabile il nero arricchito dal blu nelle sue sfumature più accese. Non mancano il grigio, il verde e il bianco, tonalità sobrie che si scontrano con l’elemento a sorpresa: un bellissimo rosso acceso, unica nota irriverente della collezione. Inversamente romantica.
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SJP COLLECTION: la prima linea di scarpe dell’attrice in collaborazione con Manolo Blahnik in vendita dal 28 febbraio.
“Finalmente posso condividere la notizia dell’imminente uscita della mia collezione di scarpe in collaborazione con Nordstrom.” E’ con queste parole che Sara Jessica Parker presenta SJP, la sua prima linea di scarpe nata in collaborazione con lo stilista Manolo Blahnik. Un sogno che diventa realtà per l’attrice che dopo aver contribuito a rendere grande il nome del designer spagnolo attraverso il suo più famoso personaggio Carrie Bradshow in Sex and The City, si prepara a lanciare una delle collezioni più attese della nuova stagione.
SJP è una limited edition che comprende una vasta varietà di scarpe, che spaziano dalla classica decolletè a coloratissimi sandali. Ogni creazione porta il nome di una figura femminile importante per l’attrice, primo fra tutti Carrie, a cui si ispira una tra le scarpe più significative della sua collezione. Immancabili anche Samantha, Miranda e Charlotte. Intrecci, fiori e piccole fasce sono il filo conduttore di questa collezione che si colora di toni che vanno dal ciliegia, al viola, dal rosa al blu navy, talvolta nella loro versione fluo.
Non solo scarpe, però. La SJP comprende anche una serie di borse dal gusto retrò i cui nomi si ispirano alle più famose strade di New York. La collezione sarà presentata ufficialmente il 28 febbraio e messa in vendita, per il momento, solo presso i negozi della catena americana Nordstrom.
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Pelle e pellicce
Non sono mai stata un’amante delle pellicce, l’idea di indossare una pelle che non mi appartenesse ha sempre generato in me un senso di ribellione nell’animo e il rifiuto di comprare qualunque cosa che avesse anche solo dei piccoli inserti di pelo. Con il tempo, però, ho cominciato ad apprezzarne l’eleganza, ad amare la magnificenza di alcuni capi e il modo in cui la pelliccia viene interpretata. Quindi, in barba alla coerenza, posso affermare oggi di essere una semi “hater“ delle pellicce, se mai si potesse giudicare l’odio o l’amore considerandone le mezze misure.
No, quindi alla classica pelliccia, ma ASSOLUTAMENTE SI’ alle sue varianti più eccentriche e colorate. Con la “furry bumblebees” di Versace è stato letteralmente un colpo di fulmine, un amore a prima vista. Adorabile la trama, eccentrico all’ennesima potenza il colore, un giallo fluo al limite dell’azzardato che non scivola nel trash. Tra le mie preferite anche quelle di Blugirl e Armani:
Una perfetta alternativa, per chi proprio non può sopportare le pellicce vere, è quella colorata, ma soprattutto eco, di Maison Scotch.
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