Politica e ribellioni: dopo la domenica che ha tristemente confermato l’indifferenza di molti italiani con il quorum dell’ultimo referendum, che ha raggiunto a fatica poco più del 30%, abbiamo deciso di proporvi un po’ di letture che possano toccare la parte più socialmente e politicamente impegnata che risiede e si nasconde in ognuno di noi.

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Politica e ribellioni

Il tema della settimana sono storie con sfondi politici o rivoluzionari, per ricordarci che quello che abbiamo non ci è stato regalato, ma in ogni paese ci sono state persone che hanno lottato per far sì che ognuno di noi avesse la possibilità di dire la sua.

Romanzo d’amore

Jean Michel Guenassia – Il club degli incorreggibili ottimisti

Non è propriamente un romanzo d’amore, ma di storie piene di forti passioni e legami se incontrano parecchie in questa epopea di rifugiati politici in fuga, che si ritrovano nella Parigi a cavallo fra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta. L’incontro con queste figure cambierà la vita del giovane Michel Marini, che uscirà dall’infanzia ed entrerà in una turbolenta adolescenza, segnata da amori impossibili, amicizie speciali e rapporti famigliari travagliati. Ognuno dei personaggi di questo romanzo racconta la propria storia con più o meno riluttanza, ma ognuna sempre segnata da qualche amore e dalla lotta per la felicità e l’indipendenza da regimi e partiti che solo sofferenza hanno portato nelle loro vite. Si arriverà fino ai giorni nostri in un susseguirsi di emozioni che renderà questo libro uno dei vostri preferiti.

Quello che conta nella Terra promessa, non è la Terra, è la promessa.

 

Romanzo Contemporaneo

Alessandra Fiori – Il cielo è dei potenti

Con questo libro Alessandra Fiori si conferma un’ottima narratrice, presentandoci con bravura la storia di Carlo Bucci e la sua ascesa politica ai tempi della Prima Repubblica, dagli studi paesani al trasferimento in città, per una carriera fatta di compromessi e accordi, finzioni e silenzi, tessere e congressi, nel rispetto della tradizione di una paese che si conferma sempre vittima delle stesse menzogne. La storia del protagonista ci mostra come anche le migliori intenzioni si modifichino di fronte all’ambizione e come, per rimanere in alto, il compromesso diventi il pane quotidiano di ogni politico che si rispetti. Un racconto sul come eravamo che ci ricorda e conferma ancor di più quel che siamo e che forse dovremmo impegnarci a cambiare.

Solo che in guerra non si vince, semmai ci si salva. Di quello si trattava, di una guerra. E io pensavo di averla vinta prima ancora che fosse finita.

 

Romanzo di formazione

Stefano Benni – Saltatempo

Probabilmente in Saltatempo ritroviamo il miglior Benni di sempre. Uno dei suoi libri più autobiografici per sua stessa ammissione, narra le vicende di Lupetto ( così lo chiamano in paese) e di un incontro magico che stravolge la sua esistenza. Riceve infatti in dono, da una figura magica incontrata nel bosco, un orobilogio che gli consente di andare avanti nel tempo, vedere quel che sarà e allo stesso tempo continuare a vivere il suo tempo. Un racconto intriso di magia per narrare le contraddizioni degli uomini, attraverso guerre partigiane e rivoluzioni civili, avventi tecnologici e passioni amorose, amicizie perdute e delitti misteriosi, il consumismo che avanza e il mondo politico che si trasforma; il tutto mantenendo uno sguardo filtrato dall’innocenza di un bambino associata alla maturità di uno dei massimi scrittori italiani.

Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti.

 

Saggio

Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo – La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili

Uscito ormai quasi dieci anni fa, era precisamente il 2007, questo libro d’inchiesta scritto a quattro mani dai due giornalisti del Corriere della sera, mette in luce tutti i paradossi e le mancanze della politica italiana, indirizzata sempre più verso il privilegio dei pochi ai danni dei tanti. L’opera, divisa in diversi capitoli, affronta differenti argomenti senza però cadere nella facile demagogia o nel qualunquismo, ma portando per ogni critica un esempio pratico preso da qualche governo estero, a riprova di come le cose possano funzionare diversamente. Quando uscì il libro ebbe molto successo (a cui seguirono ristampe aggiornate) al punto di venire considerato un “manifesto dell’antipolitica” e che diede vita a un vero e proprio filone di libri d’inchiesta. Il problema è che il polverone alzato da questo libro sembra aver lasciato ben poco di concreto alle sue spalle vista la situazione odierna. Molti l’avranno letto ma rinfrescarsi la memoria potrebbe far sempre bene, per non perdere lo stimolo a tentare di cambiare le cose e uscire da questa apatica sonnolenza che il nostro paese continua a vivere.

Quando i partiti si fanno caste di professionisti, la principale campagna antipartiti viene dai partiti stessi

 

L’outsider

Tibor Fischer – Sotto il culo della rana

Ci sono libri che vale la pena di leggere già solo per il titolo e la copertina e il libro d’esordio di questo autore inglese (ma di chiare origini ungheresi) è uno di questi. Il titolo riprende proprio un’espressione della sua terra d’origine “essere sotto il culo di una rana in fondo a una miniera di carbone” che sta ad indicare una condizione di sfiga assoluta e totale. Condizione che si trovano a vivere i protagonisti di questo tragicomico romanzo, ambientato nell’Ungheria degli anni Cinquanta, nel periodo tra la fine della guerra e l’insurrezione di Budapest del ’56. Passando dall’oppressione nazista a quella sovietica, gli eroi di questa storia riescono a sopravvivere giocando a pallacanestro e rincorrendo ragazze, nel nobile tentativo di continuare a vivere meglio che possono una vita normale. In mezzo a tutto questo tentativo di leggerezza si insinuerà l’assurdità della vita in una società stalinista e la ribellione di una generazione che si è sacrificata per le strade, dando vita a un romanzo memorabile.

Tenere un segreto e viaggiare nudi con altre persone sono cose praticamente incompatibili fra loro.

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