La diagnosi oncologica – e le conseguenti terapie – possono rivelarsi, per una donna, un vero e proprio trauma. Nulla di sorprendente: basta pensare che è in gioco il futuro e anche la percezione presente dell’immagine. Guardarsi allo specchio e provare soddisfazione e gioia per quello che ci si trova davanti è fondamentale per il benessere interiore. Nel corso degli anni, per venire incontro a chi ha questa necessità in un periodo oggettivamente difficile come quello delle cure oncologiche, è nata la figura professionale dell’esperto in estetica dei pazienti che stanno seguendo le terapie per sconfiggere un tumore.

Se ci si trova in questa situazione, ci si può avvalere dei suoi servizi, ma anche procedere autonomamente. Scopriamo, nelle prossime righe, qualche consiglio pratico che vale la pena seguire.

Attenzione alla pelle

Quando si seguono delle terapie oncologiche, la pelle è messa a dura prova. Il film idrolipidico è compromesso e appare fastidiosamente spenta. Per fortuna, con i giusti accorgimenti è possibile “tamponare” tutto ciò. Un consiglio utile in questi casi consiste nel procedere alla detersione cutanea per affinità. In cosa consiste? Nell’eliminazione dell’acqua nel corso della suddetta pratica di beauty routine e nell’utilizzo esclusivo del detergente e dell’olio da bagno. Una volta completata la detersione, è fondamentale asciugare bene la pelle con un asciugamano morbido – fantastici quelli a nido d’ape – o con un panno in microfibra. Lo step successivo da considerare è quello dell’applicazione di una crema idratante con effetto emolliente.

Dato che durante le cure farmacologiche di natura oncologica la pelle è più delicata, può essere utile procedere all’applicazione di una protezione solare (per quella più adatta al proprio fototipo è bene consultarsi con il dermatologo di fiducia).

Il nodo dei capelli

Una delle più note – e altrettanto fastidiose – conseguenze delle cure oncologiche è la perdita dei capelli. Anche in questo caso, è possibile trovare diverse soluzioni. Tra le più innovative rientrano le protesi capelli donna. Tecnica non chirurgica di infoltimento tricologico, prevede l’adesione alla cute tramite sistemi che vedono in primo piano, a seconda della situazione, il ricorso a colle ad hoc o resine.

Una grande differenza rispetto alla parrucca è che può essere indossata anche di notte e che, dopo un determinato numero di giorni, circa 30, va tolta per essere pulita. Garanzia di un effetto più naturale, le protesi tricologiche vengono realizzate utilizzando capelli trattati in modo da non palesare l’effetto crespo.

Massaggi: sì o no?

La bellezza passa anche da come ci si sente dentro, dal livello di relax mentale. Ecco perché, ogni giorno, tantissime persone ricorrono ai massaggi. Valutare se farli durante le cure oncologiche è normale. Rappresentano infatti una parentesi tutta per sé, un momento per rigenerarsi interiormente – e non solo – in un periodo oggettivamente molto difficile.

Si possono fare quando ci si sta curando per un tumore? Con il consenso del proprio medico curante, assolutamente sì. Ovviamente è opportuno affidarsi a un professionista specializzato ed esperto, in grado di gestire al meglio situazioni come il post intervento – con conseguente presenza di cicatrici – o come i casi dei pazienti sottoposti a radioterapia.

Non bisogna assolutamente preoccuparsi che, con il massaggio, possano concretizzarsi delle metastasi. Anzi, questo trattamento è spesso consigliato per attenuare il dolore provocato dai farmaci.

La manicure

Quando si è in cura con terapie oncologiche, tra gli effetti collaterali che si possono sperimentare a livello estetico rientrano le unghie rovinate (in particolare dall’insorgenza di striature). In questi casi, si può intervenire con trattamenti ad hoc? La risposta è affermativa (ancora una volta, ricordiamo l’importanza di consultarsi con il proprio medico di fiducia).

Se il professionista in questione dà il suo consenso, ci si può sottoporre a manicure sia con la paraffina, sia con l’utilizzo di oli vegetali. Meglio evitare, invece, il ricorso a smalto semipermanente e gel.