Ci sono lavori che oggi più che mai vengono rivalutati dalla società, trasformandosi in una vera e propria arte. Tra questi c’è sicuramente la professione del barman, ovvero colui che realizza dei cocktail usando una combo di ingredienti che si fondono tra loro. Il barman sta diventando sempre più richiesto in molti ambiti, basti pensare che sta diffondendosi la figura del barman per eventi. Come hai potuto notare non parliamo mai di barista o di bartender, dal momento che sono due figure professionali distinte e separate da quella del barman. Andiamo quindi a fare la differenza tra questi tre lavori per capire effettivamente di cosa ognuno si occupi nel dettaglio. In secondo luogo andremo anche ad analizzare quanto guadagna un barman e cosa gli occorre per svolgere il suo lavoro.

Differenza tra il barista, il barman e il bartender

Nel gergo comune si tende facilmente a fare confusione tra la figura del barista, la figura del barman e la figura del bartender. E invece se andiamo nel dettaglio ci sono delle differenze vere e proprio fra i tre professionisti. Vediamole insieme.

  • Il barista

Il barista è il professionista che lavora nel bar e prepara (nonché serve al bancone) caffè, bevande, cibo, colazione e qualunque altra cosa il cliente richiede.

  • Il barman

Il barman è invece l’artista dei cocktail. Si tratta di un professionista che realizza bevande alcoliche, drink, cocktail, qualunque tipologia di bevanda che viene servita ad esempio nelle discoteche, nei locali, agli enti privati e così via.

  • Il bartender

Il bartender invece è una specie di barman, che sostanzialmente realizza cocktail ma il suo approccio al lavoro è meno tradizionale e più innovativo. Usa tecniche diverse, moderne, di impatto tecnologico, così da accelerare i tempi di preparazione della bevanda.

Quanto tempo occorre per diventare barman e che kit occorrono

Per diventare un barman con la B maiuscola, seguire scuole, accademie o corsi di formazione è di fondamentale importanza. In particolare per coloro che vogliono farsi un nome nel giro degli eventi privati e delle feste, bisogna avere un curriculum sia teorico che pratico di tutto rispetto. Per cui occorre prendersi tutto il tempo necessario per imparare ad usare kit e attrezzature, per imparare a combinare tra loro gli ingredienti giusti. Ognuno ha bisogno del tempo necessario per acquisire competenze ed esperienze.

Per ciò che concerne “gli arnesi del mestiere” un barman deve possedere tutte le attrezzature e i kit necessari per svolgere senza difficoltà il proprio lavoro. Cosa non dovrebbe mai mancare? In primis lo shaker, che è perfetto per mescolare gli ingredienti tra loro. In secondo luogo c’è il bar organizer, ovvero un kit fatto di tovagliolini, cannucce, stecchini e così via. Degno di menzione è anche il cosiddetto bar spoon: per chi non lo sapesse si tratta xi un cucchiaio particolare che serve ai barman per dare un’ultima mescolata agli ingredienti prima di servire il cocktail.

Il guadagno

Per ciò che concerne il guadagno, è molto variabile in base al settore in cui il barman intende specializzarsi. Per coloro che ad esempio decidono di bazzicare agli eventi privati e hanno un nome noto nel settore, i guadagni sono a dir poco considerevoli. Anche la formazione teorica fa la differenza in termini di guadagno. In una sola serata, il barman può portare a casa da un minimo di 100 euro fino ad oltre 1000 euro. Ovviamente oltre a conoscenze ed esperienza bisogna avere talento, amore per il proprio lavoro e capacità di instaurare contatto con la clientela.