Ferrante Fever, un documentario spiega come gli americani si siano fatti contagiare dalla scrittrice italiana che si nasconde dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante.elena ferrante fever

Il 2-3-4 ottobre arriva nelle sale italiane Ferrante Fever, il documentario che ci racconta di come la misteriosa scrittrice italiana abbia letteralmente fatto impazzire due milioni di lettori americani. La tetralogia, che inizia con il romanzo L’amica geniale, ha già visto trasposta la storia di Lila e Lenù in una serie tv realizzata da HBO. Il regista Giacomo Durzi mostra Elena Ferrante dal punto di vista dei suoi lettori, americani ed italiani:

Quello che mi affascina della Ferrante è il suo particolarissimo, unico, mondo narrativo. Che ho cercato di esplorare attraverso parole e immagini, indagando i motivi e le ragioni del suo incredibile successo nel mondo.

Diviso tra i vicoli di Napoli e le strade affollate e caotiche di New York, Ferrante Fever segue il viaggio dell’opera della scrittrice divenuta ormai un caso letterario mondiale. A parlare dei luoghi e dei protagonisti dei romanzi di Elena Ferrante saranno testimoni e lettori d’eccezione come Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Hillary Clinton, critici letterari, giornalisti di testate importanti e personaggi del mondo dello spettacolo. I romanzi della Ferrante hanno davvero contagiato milioni di lettori e, nonostante molti tentino a tutti i costi di scoprirne la vera identità, l’anonimato della scrittrice porta a riflettere sull’importanza del contenuto rispetto a quello dell’immagine. Ѐ la stessa Elena Ferrante ad affermare:

Se pubblico un libro lo faccio solo perché sia letto. Ѐ l’unica cosa che mi interessa.

A darle voce nel documentario sarà l’attrice Anna Bonaiuto che ne interpreta “il ruolo” da più di vent’anni, da quando nel 1995 Mario Martone le assegnò il ruolo di Delia nel film L’amore Molesto tratto dall’omonimo romanzo della Ferrante. L’attrice ha un bel ricordo di quel libro: “Quando Martone mi fece leggere L’amore molesto dicendo  «è una cosa straordinaria»  ne fui folgorata, quel romanzo era già una sceneggiatura con la sua chiarezza di raccontare e i personaggi così anomali, diversi da quello che si può leggere nella letteratura di ambientazione napoletana”.  Grazie alla Bonaiuto avremo modo di ascoltare una serie di interventi in cui Elena Ferrante ha cercato di spiegare la scelta di non apparire, raccolti nel libro La Frantumaglia. Mentre l’America dichiara apertamente il suo amore per la misteriosa scrittrice, l’Italia fa ancora un po’ fatica a riconoscerne il talento; ci auguriamo che la febbre newyorkese contagi anche i potenziali lettori nostrani.