Tagli capelli originali. Bob, wob, carrè, pixie cut e chi più ne ha più ne metta, l’ultima moda dell’estate 2015 è tagliare! Tra tagli di capelli originali e nuove tendenze, perché non mettersi in testa una scodella e rispolverare l’amato caschetto?
Non aver paura di osare: è questa la frase chiave che come un mantra mi ripeto negli anni, e più passano e più aumentano e più aumentano e più cresce il numero delle volte in cui mi impongo questo motivetto come un credo imprescindibile. E la parte più divertente su cui osare, si sa, è la testa ed i capelli ne sono le vittime principali. Tra i tanti tagli di capelli originali che l’estate 2015 ci propone come trend da seguire, pena la decapitazione, ci sono il bob – bellissimo nella versione ondulata – il carrè, che ci insegue dallo scorso inverno e il popolarissimo pixie cut, portato alla ribalta da quel faccino fascinoso di Scarlett Johansonn.
Ma, chi mi segue lo sa, non sono una follower ossessionata della moda, preferisco agire d’istinto e scegliere ciò che più mi piace correndo spesso in controtendenza o, il più delle volte, anticipandola. Come è successo con il wob, che porto in testa fiera da prima che diventasse la parola più cercata su google, semplicemente perché si adatta bene al mio viso ed è veloce da gestire. Che poi sia diventato il trend dell’anno, beh si tratta solo una botta di…fortuna, che mi fa venire voglia di cambiare di nuovo.
Ma allora perché non provare un caschetto? Ho impressa nella mente una foto in formato A3 di me da bambina, con il grembiule dell’asilo e un taglio a caschetto biondo miele, che a ripensarci, ancora odio come il primo giorno. Le fisse di mia madre, quella forma di scodella sulla testa lei l’ha sempre amata e me l’ha imposta per anni, mentre io proprio non la digerivo. Ma si sa, invecchiando si matura, i gusti cambiano e ora che sono diventata una brune proud of quel caschetto dall’aria sbarazzina e dal mood rockeggiante comincia a stuzzicarmi non poco.
Perché il caschetto? Perché non basta per essere “fèscion” e alla moda per stare bene con se stessi, ma c’è bisogno di tutti quei “se” e quei “ma” che caratterizzano chi piuttosto che inseguire, si lascia seguire.