Roger Waters, vietata in Italia la vendita del suo ultimo album “Is this the Life We Really Want”. La copertina sarebbe stata copiate dalle opere di Emilio Isgrò.

Roger Waters isgrò

Roger Waters accusato di plagio. Copyright foto: Facebook @Roger Waters.

La battaglia legale che vede Roger Waters contrapporsi all’artista siciliano Emilio Isgrò ha portato al divieto di vendita dell’ultimo album dell’ex chitarrista dei Pink Floyd. A stabilirlo è stato il Tribunale di Milano che conferma la decisione presa in via straordinaria il 16 giugno scorso, quando Isgrò aveva accusato Roger Waters e la Sony di aver plagiato le sue opere. La copertina e l’artwork di Is this the Life We Really Want sarebbero palesemente copiate dai lavori dell’artista esposti in molte parti del mondo e quindi riconoscibilissimi.

Emilio Isgrò è infatti un artista concettuale che usa “la cancellatura” come tratto distintivo e come fondamento della sua poetica. Un’arte visuale che lascia spazio alle parole ed alla poesia in un modo davvero anticonvenzionale. Le cancellature presenti sulla copertina, sul libretto illustrativo e sulle etichette dell’album che la Sony ha prodotto per il disco di Roger Waters sarebbero, secondo il giudice Silvia Giani, senza ombra di dubbio legate ad Emilio Isgrò e quindi vietate perché utilizzate senza il consenso dell’autore.

La vicenda ha scatenato delle reazioni da parte dei critici d’arte e degli appassionati, uno fra tutti è Vittorio Sgrarbi, il quale trova che la decisione del Tribunale sia:

 Ineccepibile peraltro. Ѐ come se gli eredi di Leonardo avessero dovuto querelare Duchamp per la Gioconda coi Baffi

Sgarbi difende inoltre il bassista dicendo che potrebbe non essersi accorto della similarità della copertina del suo nuovo album con le opere dell’artista italiano, e che molto probabilmente quest’ultimo abbia sfruttato la popolarità di Roger Waters per risalire la china e per mettersi “in mostra”. Le cancellature presenti nell’artwork di Is this the Life We Really Want non sono peraltro completamente identiche a quelle di Emilio Isgrò, ma anche se lo fossero per Vittorio Sgarbi non sarebbero altro che:

Un bellissimo omaggio che rende merito al lavoro di Isgrò, nulla di più, nulla di meno. Anche perché si tratterebbe di due categorie merceologiche diverse, non di un falso d’artista

Per ora la battaglia non è finita, ma resta il fatto che l’album di Roger Waters sia acquistabile solo sul mercato online e digitale.