Dietro l’immagine del simbolo della pace con la Torre Eiffel stilizzata c’è Jean Jullien, un’artista francese “fanatico” della libertà d’espressione. Il suo disegno ha fatto il giro del mondo.

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A seguito degli attacchi terroristici a Parigi, in questi giorni si è diffusa in maniera virale, un’illustrazione raffigurante il simbolo della pace, che ingloba al suo interno una Tour Eiffel stilizzata. Semplice, minimale, nero su bianco. La forza del logo dipinto a mano sta proprio nell’immediatezza del messaggio: Peace for Paris. Jean Jullien, che ne è l’autore, dichiara di averlo disegnato di getto appena appresa la notizia, con l’intento di realizzare un simbolo di pace per Parigi, rivolto a tutti coloro che volessero mostrare la propria solidarietà nei confronti delle vittime.

Condivisa da migliaia di utenti nei social network, tra cui Banksy su Twitter (di qui l’equivoco sulla paternità dell’opera), diffusa dai mass media tradizionali, ri-editata nelle forme più personalizzate, l’immagine è stata like-ata da circa 160000 followers sul profilo Instagram del graphic designer francese. Il consiglio è di tenerlo d’occhio: aggiornato quotidie, può essere considerato specchio dei nostri tempi.

Vi ritroviamo, infatti, raffigurati tutti i nostri stereotipi: manie, abitudini, debolezze, frivolezze, pregiudizi. Colti nel segno dell’ironia, purché questa possa catturare anche il fruitore più prevenuto, con un’attenzione particolare alla composizione dell’immagine che deve sedurre l’occhio, attraverso uno stile inconfondibile e che arriva a segno. Il suo scopo, infatti, è quello di generare dei dibattiti, di porsi delle domande su temi che spesso diamo per scontati o che ormai viviamo passivamente come status quo: a partire dalla prova costume, ai rapporti di coppia, passando per la nostra dipendenza dalle nuove tecnologie fino a temi più impegnati come la questione razziale, di gender et similia.

Jean Jullien è un attento osservatore della realtà, un giovane attivista che crede nella potenza del mezzo e nella libertà di espressione. Si pensi al suo sketch Je suis Charlie in cui una mano infila una matita in un kalashnikov, rivisitazione ad hoc dello slogan “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”. A volte un disegno può essere più efficace di una manciata di parole, soprattutto nella piazza virtuale dove le chiacchiere da bar la fanno da padrone.

jean jullien

Jean Jullien

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Copyright foto: Instagram @jean_jullien

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