L’isola del cinema: la rassegna cinematografica di Roma torna regalando un giro del mondo in 80 giorni. Dal Giappone di Makoto Shinkai all’Australia di “Goldstone” del regista Ivan Sen, restando però ancorati al cuore di “Mamma Roma e i suoi quartieri”.

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L’isola Tiberina si prepara ad accogliere dal 17 giugno al 3 settembre, L’isola del cinema, la 23esima edizione della rassegna cinematografica romana dedicata ai più importanti film italiani ed internazionali. Roma, città creativa questo il titolo scelto per rappresentare quest’edizione, dopo che l’Unesco ha riconosciuto l’importanza della città eterna come teatro di pellicole importanti.  Il Festival, diretto da Giorgio Ginori, si avvale della collaborazione delle Ambasciate e degli Istituti di cultura dei paesi ospitati, per garantire prestigio alla manifestazione. “L’isola del cinema” si apre a temi importanti come quelli dell’Accoglienza e della Solidarietà riuscendo a portare il cinema negli ospedali, e riuscendo ad allestire spazi privi di barriere architettoniche e proiezioni per ipovedenti e non udenti.

Ad aprire il festival sarà L’ora Legale di Ficarra e Picone, un film nel quale un neoeletto sindaco siciliano prova ad amministrare con onestà e giustizia finendo per esasperare i suoi cittadini. I registi che rappresenteranno l’Italia saranno: Marco Bellocchio che il 23 giugno presenterà Fai bei sogni (in lizza per i Nastri d’argento), Roberto Faenza, Paolo Virzì, Alex Infascelli e Ivano De Matteo. A consacrare il cinema italiano ci saranno inoltre la sezione Ciak d’Italia ed il premio Groupama Opera Prima e Seconda, e grazie a quest’ultimo i giovani registi italiani avranno l’opportunità di presentare i loro lavori.

In guerra e per amore di Pif, Il permesso di Claudio Amendola e Il padre d’Italia di Fabio Mollo sono solo alcuni dei titoli in lizza per il premio Groupama. Con la IV edizione di Mamma Roma e i suoi quartieri, premio dedicato ai giovani, il festival ci porta alla scoperta dei luoghi più nascosti della capitale. I quartieri di Roma verranno raccontati attraverso cortometraggi che ne metteranno in luce i diversi scenari urbani e i diversi modi di vivere.

Nell’ambito del cinema internazionale, il festival ha scelto di allargare lo sguardo verso i paesi dell’Est del mondo. Dall’Israele di Eyal Halfon e della serie tv Hani’s Barber Shop, passando per il Giappone con il remake di Shin Godzilla e con le retrospettive dedicate al maestro dell’animazione Makoto Shinkai, arrivando fino all’Australia con la proiezione dell’anteprima di (il 28 giugno) di Goldstone di Ivan Sen. Lasciando per un attimo l’est del mondo, torniamo in Europa con l’European Women Filmmaker giunto alla sua terza edizione.

Con questa sezione, il festival intende dare importanza e valore al contributo che le donne registe portano alla cinematografia. Il paese europeo di quest’anno è la Germania, ed in collaborazione con il Goethe Institute sono stati scelti 7 film distintisi per le loro qualità espressive e per l’innovazione dimostrata.  La regista Maren Ade avrà l’onore di aprire e chiudere la rassegna con due dei suoi film: Vi presento Toni Erdmann e Alle Anderen, la sua opera prima con la quale ha vinto l’Orso d’argento al festival di Berlino nel 2009.