Giorgia Fiore, napoletana doc, divina – mente – stronza, come si definisce lei. Fashion designer conosciuta ai più per la sua partecipazione alla prima edizione di italiana di Project Runway. Diretta e schietta la si può amare od odiare ma non di certo ignorare. L’abbiamo contattata in occasione della presentazione della sua prima collezione ss2015 “Giamburrasca”. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata.
Partiamo dalle origini. Come nasce la tua passione per la moda?
La mia passione per la moda non ha un inizio, non ricordo il modo in cui è nata, sicuramente vengo da una famiglia che mi ha insegnato l’amore per le cose belle, e mi ha “educato” al buon gusto. Mio padre ha sempre cercato a suo modo di assecondare le mie velleità artistiche, anche se hanno preso poi una strada che non si aspettava. Il mio amore per la moda ha come punto di partenza il tessuto in primis, mi innamoro spesso di materie, di sensazioni al tatto, di pesi e di luci.
Vogue Talent e poi la prima edizione di Project Runway Italia, questo è quello che ormai tutti sanno, ma c’è un episodio di minor risalto che ha cambiato la tua vita professionale?
Il momento di svolta della mia vita professionale è avvenuto prima di queste due cose; ma non è un momento di svolta che riguarda un evento, ma una consapevolezza. Ho studiato per tre anni allo IED con passione , ma non ero di certo la promessa della moda per i primi due anni, poi durante la preparazione della tesi dove ho iniziato ad essere più decisa e caparbia nel far capire cosa volevo e dove volevo arrivare, lì ho iniziato a capire chi ero e cosa ero capace di fare, con il grosso sostegno della mia relatrice e della mia direttrice. E ho raggiunto un risultato che mai avrei immaginato, non senza grande stress e milioni di agenti contrastanti!
Parliamo della tua prima collezione: Perchè Giamburrasca?
Giamburrasca è un modo di vivere. È iniziato con un nomignolo che mi aveva affibbiato Rocco Adriano Galluccio, ma è il modo di vivere ironico e superficiale quanto basta per riuscire ad affrontare giornate e difficoltà. Giamburrasca è una donna , che sia ironica che non si prende troppo sul serio, che si diverte quando indossa qualcosa. La moda rimane qualcosa di frivolo e non vanno fatte troppe filosofie su di essa, facciamo vestiti e non concetti alla fin fine!
Qual è il filo conduttore della collezione?
Filo conduttore è la linea minimal pulita [ndr ride ironicamente] No in realtà il filo conduttore è la mia bambolina pulp che sarà un soggetto che mi accompagnerà credo finchè questo sogno dura!
Texture particolare e curiosa, l’hai disegnata te?
Si ovviamente la mia bambolina nasce dalla mia testa, volevo qualcosa di immediato e di facile comprensione. Oltretutto è stata fatta e mandata in stampa in temi brevissimi, quindi è stata un po’ di getto, e a volte così escono fuori le cose migliori.
Com’è la donna di Giorgia Fiore?
La donna di Giorgia Fiore è una donna ironica, sensuale in una maniera non “canonica” ma sensuale, una donna un po’ discola.
Stai già pensando alla prossima collezione?
La prossima collezione è già in lavorazione, infatti ora per me è un periodo super pieno. Occhiaie a go go!
C’è un tratto distintivo, una caratteristica che manterrai per ogni collezione? Una specie di firma, insomma
Credo che la mia bambolina sarà un amica che mi accompagnerà spesso nei prossimi anni, con variazioni, ma voglio portarla con me.
La mia rubrica dedicata alle interviste è intitolata “Nina e…quello che agli altri non dicono”. Rivelami un segreto!
Un segreto?!?….. difficile non ne ho , dico sempre tutto a tutti…..