Il Coronavirus rappresenta una delle frasi più complesse per i cittadini italiani e, in generale, per tutti coloro che hanno subito le conseguenze negative di questo momento storico. Al di là della questione prettamente sanitaria, infatti, gran parte dei problemi che hanno avuto ripercussioni sulla maggior parte delle famiglie italiane è di natura economica, con l’impossibilità di lavorare e portare a casa uno stipendio che ha complicato, notevolmente, la vita di tantissime persone. Per questo motivo, nel corso dei mesi e degli anni, il governo ha pensato ad una serie di sussidi e di misure a sostegno delle famiglie italiane. Ma quali sono quelle fondamentali?
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)
La prima tra le misure fondamentali che sono state pensate per gli italiani, durante il Coronavirus e negli anni successivi, è senza dubbio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prende il nome in sigla di Pnrr. In realtà, non si tratta di una misura vera e propria, quanto più di un insieme di misure specifiche che sono state finanziate a partire dal sostegno che l’Unione Europea ha offerto all’Italia, trattandosi del primo paese gravemente colpito dal coronavirus in tutto il mondo, dopo la Cina.
Il Pnrr, in effetti, contiene una serie di sussidi che sono suddivisi sulla base di misure e di pilastri, che determinano lo specifico campo di applicazione da parte del governo in alcune delle missioni fondamentali, tra cui quella della sostenibilità, dell’integrazione digitale, delle pari opportunità dal punto di vista lavorativo e tanto altro ancora. Tra le misure più importanti ci sono sicuramente quella per le costruzioni, in termini di edilizia, o per la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto e le realtà dello smart working e delle aziende sul territorio.
Reddito di emergenza
Una misura governativa che ha aiutato tantissime famiglie durante l’emergenza del Coronavirus è quella del reddito di emergenza, ottenuto sotto forma di bonus/rimborso spese e, dunque, esentasse, durante i mesi in cui è stato dichiarato e prorogato lo stato di emergenza. Il reddito in questione, offerto in base alla soglia reddituale delle specifiche famiglie che l’hanno richiesto, era destinato automaticamente sul riferimento bancario offerto da parte di una famiglia, con una cifra che permetteva la realizzazione di qualsiasi tipo di attività fosse legata all’ambito dell’emergenza, della quotidianità e dell’acquisto o utilizzo dei beni di prima necessità. A differenza di altri sussidi successivi, in realtà, il bonus non era legato necessariamente alla realizzazione di specifiche attività, ma si trattava di una somma monetaria destinata all’interno di un conto corrente, un circuito di credito o una carta prepagata, senza obbligo di spesa.
Altri sussidi destinati alle famiglie italiane nel periodo del Covid-19
Infine, dopo aver indicato alcuni dei sussidi fondamentali durante il Coronavirus, si conclude con una carrellata degli altri bonus applicati nel corso dei mesi. Tra questi, il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, con un coupon che va dai 600 ai 1200 €; ufficializzato soltanto in via teorica, ma mai applicato del tutto, il bonus psicologo, con una cifra massima di 600 € per sostegno psicologico legato all’emergenza Coronavirus; congedo parentale e lavoro agile per genitori lavoratori dipendenti e sostegno alla scuola, con decreto rilancio che ha permesso di stanziare fino a 10 milioni di euro per le scuole statali e 70 milioni di euro per gli studenti meno abbienti. Tra le altre misure, sono stati rafforzati i permessi ex legge 104 e potenziati i fondi per l’assistenza per le disabilità, contribuendo anche alla didattica a distanza di tutti gli studenti che non potevano permettersi strumenti per Dad. Infine, in materia fiscale, sono stati ufficializzati i versamenti sospesi e sospesi i pignoramenti sugli stipendi e sulle pensioni fino al 31 agosto 2020.