Le frasi di Woody Allen sono già diventate un classico. E’ certamente uno dei massimi umoristi dell’epoca contemporanea; artista versatile, ha saputo riversare la sua ironia e originalità in diversi campi, compresi il teatro, la televisione e la musica, ma il principale di questi è sicuramente il cinema. Ecco allora aforismi e frasi di Woody Allen da ricordare.

frasi di woody allen

Con quarantacinque film all’attivo nel ruolo di regista e sceneggiatore la sua carriera si è rivelata prolifica come poche altre, con la media di circa un film all’anno ha mantenuto ritmi da record, che però talvolta hanno comportato risultati non sempre all’altezza del suo talento. Da non molto uscito il suo ultimo Cafè Society, presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, dove ha raccolto pareri per lo più positivi anche se con qualche discordanza.

Quello di cui vogliamo però parlarvi oggi è il Woody Allen che in pochi conoscono: lo scrittore. Nella sua bibliografia può annoverare circa una decina di titoli, usciti in Italia in differenti edizioni, tagliati e divisi a seconda delle esigenze editoriali nostrane, ma a cui la Bompiani dal 2004 ha tentato di ridare una versione più aderente all’originale in una serie di uscite a cura di Daniele Luttazzi. Vi proponiamo oggi alcuni titoli imperdibili, in cui ritrovare tutto il meglio del regista newyorkese, per ridere di fronte a una pagina stampata come poche volte risulta possibile.

Without Feathers (1975)

Seconda opera da scrittore di Woody Allen dopo il primo Getting Heaven del 1971 (di cui scrisse la prefazione un certo Umberto Eco), in questo libro troviamo momenti di comicità dell’assurdo, con scatti linguistici degni dei suo movimenti slapstick. Racchiuse in questo lavoro ci sono pensieri e idee schizzate sulla carta, alternate a racconti al limite del paradossale e del grottesco, sempre con quell’ironia unica e inimitabile che ha contrassegnato gli anni migliori della sua carriera. In Italia possiamo trovare i contenuti di questa opera divisi in due titoli diversi che a volte ripetono anche alcune parti del libro poiché uscite ad anni di distanza: Citarsi Addosso e Senza Piume.

Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura?

Guarda

Side Effects (1980)

Edito in Italia con la traduzione letterale Effetti Collaterali, è una delle riproduzioni più fedeli all’originale di quei tempi, senza tagli o divisioni come per altre opere. Il volume racchiude sedici short stories in cui sono condensati tutto lo stile di Allen, con la sua comicità surreale che contiene però questa volta qualche punta di amarezza in più. Alcuni dei racconti qui presenti sono divenuti dei pezzi classici del suo repertorio, come “Ricordo di Needlman” e il “Discorso ai laureandi”.

Chi l’avrebbe mai detto che, mentre guardava un lavoro di demolizione durante l’intervallo per il pranzo, Needleman sarebbe stato colpito da una berta spaccablocchi? Lo choc fu potente, spirò col sorriso sulle labbra. Le sue ultime enigmatiche parole furono: “No grazie, un pinguino ce l’ho già

Pure Anarchy (2007)

La sua più recente raccolta di racconti Pura Anarchia, è nei contenuti fedele al titolo. L’anarchia pura è padrona delle sue parole, che si aggirano come impazzite per queste pagine, dando forma, come spesso gli accade, a un mosaico dell’assurdo. Da un Proust che per sbarcare il lunario scrive preghiere da vendere su eBay a un Topolino che confessa le relazioni pericolose di Paperino e la dipendenza di Pippo agli antidolorifici, troviamo nel mezzo il ribaltamento di tante figure e situazioni della vita quotidiana, per un risultato che non mancherà di farvi ridere fragorosamente da soli, trascinandovi nella sua follia della risata nascosta dove meno vi aspettate.

Testimone(Topolino): Sì. Paperino si ubriacò e ci provò con Nicole Kidman. Fu estremamente imbarazzante perché all’epoca lei e Tom Cruise erano ancora sposati. Ricordo che Paperino detestava tremendamente Tom: aveva la sensazione che gli offrissero tutti i ruoli che avrebbero dovuto essere suoi.

Sesso e Bugie (2005)

Un altro dei campi dove Woody Allen ha saputo mostrare il meglio di sé è sicuramente il teatro. Portando sulla scena i suoi topics ha ricreato quelle che sono state le atmosfere e le dinamiche fonte dei suoi successi cinematografici. Con questa uscita la Bompiani ha proposto la sceneggiatura di tre sue commedie “Riverside Drive” “Old Saybrook” e “Central Park West” che parlano di infedeltà e amore, tradimento e perdono, sempre giocando sul filo che lega i comportamenti contraddittori delle persone, che danno il peggio di sé quando intrappolate nella ricerca della passione amorosa e nelle loro spesso conseguenti bugie.

Non mi hanno definito strampalato o pazzerello come si usa nei vaudeville, hanno detto: “Fred Savage, con tendenze omicide, psicopatico pericoloso

Conversazioni su di me e tutto il resto (2007)

Scritto insieme ad Eric Lax, amico intimo e confidente di Woody, quella che ci viene presentata qui è una raccolta di interviste molto simili a una conversazione fra amici, che percorrono un arco di tempo di oltre quarant’anni, in cui il regista si racconta, riflette, ripercorre, confida aneddoti e retroscena, della sua sfolgorante carriera. Cominciate nel ’73 queste interviste si sono susseguite fino all’anno dell’uscita del presente volume, offrendo la chiave per interpretare al meglio il mondo di Allen. Una sorta di autobiografia che è però anche il racconto del mondo dello star system hollywoodiano.

In ogni caso, è assolutamente provato che in uno spettacolo, mentre aspetti il momento della tua battuta, puoi anche ripassarti mentalmente la lista della spesa.