Leggere libri, ovvero i momenti tristi del lettore: le cose brutte per chi ama una cosa bella (attenzione, solo per lettori/lettrici seriali)
Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa contenere sogni.
Così diceva il grande Ennio Flaiano e i libri possono effettivamente regalare grandi sogni, forti emozioni, aprire la mente e far viaggiare; ma allo stesso tempo questa passione può nascondere alcune delusioni e problematiche contro cui la magia e il sogno possono infrangersi o demoralizzarsi.
Se uno dei momenti più belli da lettore è quello dell’uscita in libreria dell’ultimo lavoro dell’ autore preferito, una delle più cocenti delusioni è ritrovarsi fra le mani un lavoro scadente. E da lì in poi potrebbe non riprendersi più e divenire un autore mediocre che odierete per sempre. Come una storia d’amore iniziata a mille fino a un voltafaccia che vi rivela tutti i limiti della persona che credevate di amare, o il vostro ristorante preferito che improvvisamente si trasforma nella brutta copia in un fast food.
Un altro di quei brutti momenti è quando scoprite un nuovo autore, leggete un libro che vi folgora, correte e cercare cosa altro abbia scritto e scoprite che quello è il suo unico libro e che probabilmente non ne scriverà mai altri. Il così detto libro della vita per l’autore, rimane per il lettore come il ricordo di una folle notte di passione che non potrà mai trasformarsi in qualcosa di più. Ci si può consolare rileggendolo e rivivendo quelle sensazioni, ma si sa, la prima volta resta sempre la più memorabile.
Ancora peggio è forse quando lo scrittore altri titoli li avrebbe anche scritti, magari sequel proprio di quello che avete letto voi, ma in Italia nessuno lo ha mai tradotto ed edito. La sensazione è quella dell’amore incompreso, in cui vorreste parlare con l’autore e consolarvi a vicenda dicendovi che nessuno vi capisce.
Nel rapporto con gli altri i momenti più antipatici o dolorosi sono anche i più facili a verificarsi: libri prestati e mai tornati, o tornati in condizioni discutibili, macchiati e pieni di orecchie. Uno dei colpi peggiori è quando vi torna indietro pieno di sottolineature; che poi, nel caso lo facesse una persona che ci piace sarebbe anche un bel modo per capire cosa ha apprezzato e creare una maggiore condivisione e intimità, ma nel caso lo facesse un vostro amico la domanda da porgli verrebbe spontanea sarebbe in un tono poco gentile e delicato.
Altri momenti difficili per i lettori accaniti sono certamente anche: ritrovarsi in attesa dal medico o in fila alla posta per ore e accorgersi solo allora di aver dimenticato il libro a casa; girare per librerie convinti di trovare un titolo che invece nessuno sembra avere; leggere un libro durante un bagno in vasca e vederlo cadere in acqua; rovesciarci il caffè o altri liquidi sopra; finire un libro quando si è neanche a metà di un viaggio o di una vacanza.
Per alcuni di questi momenti, la soluzione per viverli al meglio è cercare di cambiare punto di vista, come ad esempio per i danni sul libro, che lo rendono in fondo più vissuto e vi legano un ricordo magari condiviso con qualcun altro. Per quanto riguarda l’impossibilità di trovare titoli che tanto agognate, non disperate, come diceva Antoine de Saint – Exupery nel piccolo principe:
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
Quindi mantenete sempre vivo il vostro entusiasmo per uno dei piaceri più grandi che potrete trovare nelle vostre giornate, nonché il motore migliore per la vostra immaginazione e voglia di viaggiare.