“…e maledisse il fascino del ragazzo, la sua assurda giovinezza, la sua travolgente voracità nel fare l’amore, il cui ricordo non la faceva dormire, e poi il dolce abbandono terminata la battaglia. Maledisse quel tormento che era piacere, quel piacere che era paura, quella paura che la infiammava di odio. E lo baciò sulla bocca, stringendoselo contro, strappandosi via con le mani il sonno, la camicia da notte, la coscienza…”
La casa degli amori impossibili di Cristina Lòpez Barrio.