Dal 2 al 12 settembre la Mostra del Cinema di Venezia popola di star la laguna ed è tutto un tripudio di strass, sorrisi ed acconciature perfette. Ma qui si tifa per Johnny Depp… Chi l’ha detto che la perfezione è…
Cosa hanno in comune Kristen Stewart e Miley Cyrus? Niente, se non l’essere state scelte come testimonial di due grandi case di moda: Chanel e Marc Jacobs.
Ne ho lette e sentite tante su Kristen Stewart, di quanto fosse inadatta al ruolo, inadeguata, senza stile. Curiosando nella blogosfera ho perfino trovato un sito che la metteva a paragone con la modella che in passerella indossava lo stesso completo dell’attrice alla presentazione della collezione Métiers d’Art Paris-Dallas (Pre-Fall 2014-2015), per mostrare con quanta goffaggine l’attrice interpretasse un outfit che sulla modella appariva perfetto. Ad onor del vero la differenza era notevole e non è mistero che la Stewart non sia un’ icona di stile. Il 90% delle sue scelte, sia che si tratti del Red Carpet o di una passeggiata informale, sono tutte o quasi totalmente sbagliate.
Eppure io la vedo, mi piace, è semplice, garbata, ha quell’ allure di mistero e semplicità che la rende la ragazza della porta accanto, solo più timida e schiva. Ha un eleganza silenziosa, delicata, anche quando pur potendo scegliere fra migliaia di vestiti, sceglie il più brutto e si lancia “suicida” in pasto ai fotografi. Non è stilosa, non è raffinata, è solo (e non è poco) delicatamente semplice. E la delicatezza non si acquisisce, è innata. Quindi, sarò impopolare, ma la scelta di Chanel per me è azzeccata. Kristen Stewart deve migliorare, sgrezzare, deve “alzare le spalle”, per esempio (la raccomandazione più ripetuta da mia madre in 30 della mia vita), darsi un tono, uscire dal guscio del brutto anatroccolo e sentirsi un cigno. Che poi, chi l’ha detto che Calimero, una volta diventato il bellissimo cigno, fosse davvero felice e a suo agio?
Se Kristen Stewart è la “Madonna” della semplicità, Miley Cyrus ne è l’AntiCristo. Scegliendola come testimonial del suo brand per la campagna SS 2014, Marc Jacobs ha reso contenti tutti gli osannatori ed esaltati fans della ragazza che i miei amici chiamano “ il martello”, per la sua ormai famosissima ed invidiatissima (certo come no) capacità nel leccare attrezzi improbabili. Scelta azzeccata? Ma quando mai! La Cyrus avrà anche un suo stile, il naked forse, è sempre ingioiellata agghindata dalla testa ai piedi, il suo street style è buono ma soprattutto migliore di quello delle cosiddette “grandi occasioni”, ma a livello di immagine è un fiasco totale. Non basta far parlare di sé, non serve far gridare allo scandalo, soprattutto se si ha talento (e lei ne ha), per diventare qualcuno. E’ sicuramente la strada più veloce ma se poi si hanno più haters che estimatori il risultato cambia e non poco. Cambia la stima che la gente ha di te, come nel caso del fotografo di Marc Jacobs, Juergen Teller, che pare si sia rifiutato di fotografarla lasciando il compito a David Sims. Scelta da me totalmente condivisa. Quella della Cyrus è un’immagine volgare, che supera di gran lunga i limiti del trash, è l’idea di chi per arrivare dovrà scandalizzare sempre più della volta prima. E’ l’immagine della trasgressione artefatta, del costruito ad ogni costo. Il lato peggiore dello stile, insomma.
Le mie conclusioni? Promossi Chanel e l’attrice Kristen Stewart che ha un buon potenziale e ottimi margini di miglioramento. Bocciati Marc Jacobs e Miley Cyrus, collaborazione che farà parlare di sè, ma che non guadagna nulla a livello di immagine.
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