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Non solo libri

TALENTI DELLA NATURA: la grandezza degli elementi nei gioielli handmade di Ruby Robin

By On 29 Gennaio 2014

copertina RubyRobinIncantata. E’ questa la parola perfetta per esprimere il mio stato d’animo alla vista delle creazioni di Ruby Robin, una bravissima artista in grado di racchiudere la natura in minuscole ampolle dal sapore romantico e retrò. L’ho scoperta per caso su Facebook, quando la mia amica (BB per tutti, ormai preziosa fonte di informazioni) ha espresso il suo apprezzamento nella sua homepage. Curiosa, come al solito, e affamata di talenti ancora sconosciuti, sono entrata nel sito di Ruby e ho amato ogni sua creazione.

E’ stato come entrare in una piccola casa d’altri tempi, ricca di profumi e fiori, dalle pareti di legno piene di libri misteriosi. Ho immaginato scie di farfalle avvolgermi mentre gustavo una tisana alle rose e corse a piedi nudi su prati di lavanda e campi di grano. Come in una fiaba neanche troppo irreale. Sensazioni piacevoli, insomma, rare. Tutto questo in un piccolo oggetto handmade. Da scoprire. RubyRobinBoutique

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LA MODA NON HA ETA’: chi è più “fashion”, io o il piccolo Alonso Mateo?

By On 20 Gennaio 2014

BABY FASHION

Vibra il telefono, un messaggio su WhatsApp, è la mia amica che scrive: hai visto il fashion blogger più piccolo del mondo? Faccio una ricerca, si chiama Alonso Mateo, 5 anni,  83,736 followers su Instagram, 65.692 su Facebook. Numeri grossi per chiunque, figurarsi per un cucciolo di uomo. Sfoglio le sue foto, lo guardo, sorrido, sospiro di sollievo quando tra mille pose, trovo una foto in cui dorme tranquillo infilato tra due peluches, penso “allora è un bambino”.

Sono sincera, non sono scandalizzata, non lo giudico, non insulto i genitori che lo vestono come un quarantenne nano. Perché? Il motivo è che non ci trovo niente di raccapricciante in quella sfilza di foto degne di un modello navigato, con bocca arricciata e sguardo ammiccante; mi fa sorridere, è pur sempre un bambino, come si fa ad accanirsi contro un bambino? Ho letto commenti lapidari come “ha perso gli anni migliori, quelli dell’infanzia”, “il problema è che i bambini non lo prendono in giro”. Esagerazioni. Io direi, piuttosto, “per fortuna” che i bambini non lo deridono solo perché veste “diverso” (e con stile, tra l’altro); addirittura ho un pensiero positivo verso la madre che invece di atteggiarsi lei stessa a fashion victim, spende soldi e tempo per vestire il suo bambino al meglio.Vittime dell’apparenza e della voglia di esibizionismo? Senza dubbio, ma poteva andare anche peggio, insomma.

Io non condanno, non lo faccio in generale nella vita, il mio motto è “vivi e lascia che ognuno faccia nella vita ciò che crede”, però una riflessione permettetemela: immagino quel bambino, vestito griffato, fotografato mentre sorride con altri bambini e gioca a palla in un parco, che si impiastriccia le mani col pongo, o mentre infila le dita nelle ferite dell’omino del Piccolo Chirurgo, lo immagino sfogliare un Topolino e ridere di gusto mentre balla davanti al televisore. Ecco cosa manca in quelle foto, la spontaneità, quella sacrosanta qualità che solo i bambini hanno la fortuna di avere. C’è un tempo per tutto. Anche per crescere. E poi chi l’ha detto che non si possa essere stilosi già da piccoli, anche solo indossando un cerchietto leopardato e i tacchi della mamma? E pensare che avevo solo 4 anni. Sono io la (non) fashion blogger più piccola del mondo. Ora ne avete le prove!

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