Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America: il documentario sul gruppo inglese osannato come una divinità a Cuba. Un ritratto autocelebrativo con un tocco in più: la cultura.
Abbiamo visto in anteprima Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America, il documentario che racconta il dietro le quinte del tour sudamericano dei Rolling Stones. Siamo nei primi mesi del 2016 e la storia racconta le rocambolesche avventure del gruppo inglese dall’Argentina al Perù, passando per la Colombia e l’Uruguay, con un’unica, storica meta: Cuba. A far da sfondo tra un concerto e l’altro, la cultura di un popolo per troppo tempo annientato dalla dittatura, che in quella linguaccia simbolica degli Stones ritrova se stesso, eleggendola ed adorandola come feticcio della libertà.
Quando si va al cinema per vedere un documentario dedicato ad un particolare personaggio, si parte preparati sul fatto che il risultato sarà sicuramente un prodotto autocelebrativo, a tratti pericolosamente noioso. Rischio corso anche con Rolling Stones Olé Olé Olé! che non farebbe la differenza se non fosse per la bravura del regista Paul Dugdale. Tra un concerto ed una battuta, persi tra le grida di fans in preda a crisi demoniache e annegando in un più che giustificato brodo di giuggiole in cui gli osannati protagonisti si crogiolano, c’è tutto un reticolato storico e culturale che lascia letteralmente incollati davanti al maxischermo e fa la differenza.
L’idea di raccontare il tour in Sud America, così, si rivela azzeccata ed interessante quando si viaggia alla scoperta dei Rolingas, una cultura sub urbana che della band ha fatto un vero e proprio santo da venerare, per motivi, però, più politici che musicali; quando si entra nella zona più nera della dittatura, quella che negli anni ’60 decise di vietare la musica rock ed il messaggio che trasmetteva. Insomma se la libertà fosse un gruppo musicale sarebbe di sicuro gli Stones, i cubani non ne hanno alcun dubbio.
Guardando Rolling Stones Olé Olé Olé!: A Trip Across Latin America, non si impara solo qualcosa in più sui Rolling Stones, come l’amicizia che li lega indissolubilmente da anni o tutti i retroscena che ci sono dietro all’organizzazione di un concerto unico nel suo genere e nella storia cubana, ma soprattutto si scopre un mondo che forse conosciamo solo per sentito dire. Il Trip si rivela coinvolgente e realmente interessante, soprattutto considerando che si viaggia con un background musicale di tutto rispetto, che, pur non volendo, ti fa battere il piede a tempo di musica mentre ti prepari ad uscire dal cinema, con un bagaglio personale più ricco e consapevole.
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