Poesie d'amore famose giapponesi
La poesia giapponese, apparentemente più semplice nelle forme, è in realtà portatrice di emozioni complesse che non è facile veicolare in pochi versi. I Tanka, i primi componimenti poetici del Giappone, sono infatti costituiti da solo cinque versi ognuno dei quali è composto da meno di dieci sillabe. Nati nel V secolo d.C. questi componimenti non hanno subito variazioni continuando ad essere terreno di prova per i poeti di tutte le generazioni.
Alla base di ogni poesia c’è sempre un sentimento scatenato dalle stagioni e dagli elementi naturali che le caratterizzano. A partire dal XVII secolo, i primi tre versi dei Tanka vennero usati per componimenti ancora più brevi: gli Haiku. In questo tipo di poesia, composto da solo tre versi, è immediato e diretto. Il pensiero del poeta viene racchiuso in poche e semplici parole che sortiscono però un grande effetto, regalandoci delle vere e proprie perle. La cultura giapponese tende a reprimere e a nascondere i sentimenti, soprattutto quelli amorosi; ecco allora che l’amore che si intravede di verso in verso diviene un tutt’uno con la bellezza del mondo e dei suoi cambiamenti.
Haiku di Matsuo Basho
Verrà quest’anno la neve
che insieme a te
contemplai?
Haiku di Ogiwara Seisensui
Nella frescura chiedo
e scordo il suo nome
– ma resterò con lei.
Haiku di Hino Sōjō
Se chiudo gli occhi –
Allora mi scaldo
Ad un amore antico
Tanka di Akiko Yosano
Via Lattea:
a letto, con lui,
apro la tenda
e guardo come, all’alba,
si separano due stelle.
Tanka di Akiko Yosano
Amore o sangue?
tutta la primavera
è in questa peonia che mi ossessiona,
scende la notte, sono sola,
sola senza una poesia.
Tanka di Ishikawa Takuboku
Voglio tornare
all’antica dolcezza
di piangere solo –
Così le dissi
per non separarci.
Poesie d’amore Jacques Prévert
Jacques Prévert è stato uno sceneggiatore e poeta francese, nato il 4 febbraio 1900. La sua poesia aderisce perfettamente al movimento surrealista che, nato nel ‘900, tocca tutti gli ambiti artistici fino ad arrivare al cinema ed alla letteratura. Fondamentale per il surrealismo è la dimensione psichica, l’artista deve lavorare come se stesse sognando per permettere all’inconscio di lavorare senza forzature. L’associazione delle idee deve essere libera e l’opera che ne viene fuori è costruita senza piani preordinati; tutto ciò lo ritroviamo nelle poesie di Prévert che hanno un linguaggio più semplice e vicino a quello quotidiano. L’amore è visto come sentimento liberatore, non solo del singolo uomo ma del mondo intero; è un sentimento che non si può incatenare e cercare di possedere la persona amata è sbagliato. Questa voglia di libertà verrà spesso associata alla figura dell’uccello e la vita verrà vista sempre con gli occhi del fanciullino, sempre entusiasta davanti alle cose del mondo.
Il giardino
Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternita’
Di quando m’ hai baciato
Di quando t’ ho baciata
Un mattino nella luce dell’ inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che e’ un astro.
Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E’ tuo
E’ mio
E’ stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
Per te amore mio
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te
amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t’ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia e il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.