Pittori impressionisti: da Manet a Cézanne, da Korovin a Munch, un percorso nell’epoca impressionista attraverso le opere e la sensibilità di quelli che sono stati i maggiori esponenti di una delle più discusse, affascinanti e controverse correnti pittoriche.

pittori impressionisti

i 10 maggiori pittori impressionisti. ©Creative Commons

Impressionismo

L’Impressionismo è una corrente artistica nata in  a Parigi nella seconda metà dell’Ottocento. La prima storica esposizione di pittori impressionisti avviene il 15 aprile del 1874 nello studio del fotografo Nadar. La mostra è organizzata dalla Società anonima degli artisti, pittori e scultori fondata da Claude MonetLo stile artistico dell’impressionismo è caratterizzato dai contrasti tra luci ed ombre, l’utilizzo di colori brillanti, la trasfigurazione delle sensazioni del pittore nel dipinto. È progressista l’utilizzo del colore: i toni chiari contrastano le ombre create con tinte opposte, gli alberi si colorano di azzurro e il nero viene totalmente bandito. Curiosa la predilezione dei pittori di dipingere all’aria aperta, a stretto contatto con il paesaggio. Proprio da questa esigenza è dettata la scelta di tele più semplici da trasportare, l’ideazione dei tubetti per i colori ad olio e l’invenzione del famoso cavalletto da campagna.

Pittori impressionisti

Sono tanti e noti i pittori che hanno fatto parte del movimento artistico francese. Di seguito l’elenco di quelli che possono essere considerati i 10 maggiori pittori impressionisti di tutti i tempi:

  • Édouard Manet
  • Claude Monet
  • Paul Cézanne
  • Tranquillo Cremona
  • Kostantin Korovin
  • Jeremy Mann
  • Pierre-Auguste Renoir
  • Edgar Degas
  • Vincent Van Gogh
  • Edvard Munch

Pittori impressionisti francesi

Essendo l’impressionismo nato in Francia, sicuramente si possono annoverare tra i suoi seguaci diversi nomi celebri francesi. Qui parleremo dei tre pittori che più di altri hanno caratterizzato nascita, proseguo e morte del movimento.

Pittori impressionisti: Manet

Édouard Manet (1832-1883), nasce in una famiglia borghese, dopo gli studi classici decide di iniziare la carriera artistica. Viaggia tantissimo, intraprendendo un percorso culturale personale, attraverso lo studio di opere d’arte di svariati artisti, italiani ed europei. La conoscenza delle stampe giapponesi ha una notevole influenza sul suo stile. Manet non predilige le posizioni rivoluzionarie: il suo intento in realtà è rivolto a rinnovare la pittura, all’interno delle istituzioni accademiche. Per questo motivo non espone mai con gli altri impressionisti. Rimane, infatti, su una posizione piuttosto individuale, anche quando i suoi dipinti non vengono più accettati dal Salon.

La frattura con il mondo della critica avviene quando Manet dopo il 1863 propone il dipinto Colazione sull’erba: con quest’opera, il pittore presenta un quadro con macchie di colori vivi e stesi uniformemente. É molto evidente l’influenza impressionista non tollerata dai critici. Nello stesso anno dipinge l’Olympia che proprio come l’opera precedente nasce da un soggetto tratto da Tiziano. In questo periodo della sua vita artistica, il pittore produce diversi quadri derivanti da soggetti di artisti del passato, quasi a rendere loro omaggio. Sono tutte opere che esaltano la modernità del suo stile, un progresso che non viene compreso dal mondo accademico dell’epoca.

Aneddoto: nonostante ci fosse amicizia artistica con Cézanne, era nota l’antipatia che Manet aveva nei confronti dell’artista, il quale, a sua volta, lo ricambiava con altrettanta antipatia. É famosa la frase con cui quest’ultimo una volta lo salutò: “Non le stringo la mano, monsieur Manet, perché è una settimana che non la lavo”.

Pittori impressionisti: Claude  Monet

Claude Oscar Monet nasce a Parigi il 14 novembre 1840. É proprio qui che in giovane età conosce i primi artisti impressionisti. Inizia a dipingere subito dopo la fanciullezza, disegnando a matita e carboncino, fino a creare le opere che riscuotono un discreto successo durante la loro esposizione al Salon des réfusés, mostra allestita per volere di Napoleone. Durante la sua esistenza ha dipinto diversi quadri, restando sempre fedele alla corrente impressionista, anche quando diventa un movimento superato. Il suo famoso quadro “Impression. Soleil levant” esposto nella prima mostra tenuta dai pittori aderenti al movimento, dona il nome alla corrente. Durante il suo percorso artistico, partecipa a numerose esposizioni e realizza notevoli opere come I papaveri  – La passeggiata – Donne in giardino. Nel 1926 Claude Monet si ammala di tumore e muore.

Aneddoto: Si narra che nel 1916 fosse quasi cieco, e che fece costruire un grande studio dove realizzò tele lunghe quasi 6 metri, utilizzando come modello piccole tele dipinte all’aperto, ma soprattutto affidandosi al ricordo.

Pittori impressionisti: Paul Cézanne

Paul Cézanne (1839-1906) Nasce ad Aix-en-Provence da una famiglia benestante. Conduce quindi una vita agiata, tanto che al pari di Van Gogh nella vita ha venduto una sola tela. Entra subito in contatto con gli innovativi pittori francesi e visto che il Salon rifiuta anche le sue opere, espone il suo famoso quadro “La casa dell’impiccato a Auvers”  durante la prima mostra degli impressionisti. Elemento dominante delle nature morte invece è sempre la frutta, in particolare le mele. In questi dipinti il pittore non rispetta alcun ordine, ma dona spazio alla libertà assoluta, ponendo attenzione ai volumi. Infatti, secondo il suo parere tutto si riconduce a tre forme geometriche: il cono, il cilindro e la sfera. La stessa attenzione geometrica si ritrova nei dipinti a figura intera. La sua tecnica pittorica si rivela autentica e unica. Egli spalma i colori senza mai mischiarli: il primo strato si asciuga e dopo inizia a spalmare l’altro. Un metodo preciso, lento e indecifrabile: così dice di lui Renoir :

Ma come fa? Non mette neanche due macchie di colore su una tela, senza fare una cosa eccezionale!

Aneddoto: Si narra che con le donne fosse davvero molto timido e che il contatto fisico gli provocasse addirittura crisi di panico a causa di un trauma infantile: sembra che un compagno di scuola lo avesse fatto cadere dalle scale colpendolo con un calcio.

Pittori impressionisti italiani

Lo sviluppo dell’impressionismo in Italia è decisamente lento.  Molti pittori italiani, si lasciano affascinare dal nuovo stile artistico e dall’apertura del pensiero parigino, in cui riscontrano una modernità introvabile nel bel Paese. I macchiaioli italiani, utilizzano tecniche paragonabili a quelle impressioniste, alle quali si avvicinano, pur restando un movimento parallelo. Persiste infatti in Italia, una cultura pittorica tardo impressionista nell’opera di diversi artisti tra cui spicca il nome di Tranquillo Cremona.

Traquillo Cremona

Tranquillo Cremona nasce in una famiglia di origini ebraiche. La critica dell’arte, lo definisce pittore impressionista e padre della scapigliatura in pittura. L’attenzione dell’artista si sposta nel tempo verso forme morbide e voluminose, ottenute con la tecnica del contorno sfumato, che trova la sua massima esaltazione nell’opera ” I cugini” . Cremona nei suoi dipinti mostra una intolleranza verso il clima dominante avvicinandosi ai canoni del simbolismo, un’arte figurativa che nasce in accordo con le tecniche dei neo impressionisti. La natura che dipinge non è altro che la fusione tra le figure e l’ambiente. Il pittore muore a Giugno del 1878 all’età di 41 anni a causa di un avvelenamento da contatto con coloranti tossici.

Aneddoto: Si racconta che Cremona possedesse un elmo da soldato romano, con una candela al posto del cimiero e che se lo mettesse in testa per andare al bagno di notte.

Pittori russi impressionisti

L’Impressionismo in Russia si sviluppa piuttosto tardi, rispetto a quello francese, al quale si avvicina molto, ma con il quale non va confuso. Anche la corrente russa predilige la pittura dei paesaggi, e la percezione del soggetto da dipingere attraverso la sensibilità dell’artista. Un fattore determinante li differenzia: mentre il movimento francese è di natura borghese, quello russo è di natura proletaria, accessibile alla massa. Nasce così un orientamento autonomo che ha come modello la pittura francese. Il più famoso esponente della corrente è Kostantin Korovin.

Konstantin Korovin

Konstantin Korovin nasce nel 1861 a Mosca, dove cresce e studia arte. Lavora in ambito teatrale e fa diversi viaggi, approdando anche a Parigi che ha una grande influenza su di lui dal punto di vista artistico. Per molto tempo i suoi contemporanei non hanno riconosciuto il suo talento di grande pittore. Tra i suoi quadri più belli dove la tecnica impressionista è sovrana ritroviamo:  “Autunno” – “Il ponte di Mosca” – “Ritratto di una corista”.

Aneddoto: si racconta che Korovin avesse un  paio di calze verdi come portafortuna e che fossero talmente usate da avere buchi ovunque.

Pittori impressionisti contemporanei

L’impressionismo contemporaneo è ricco di artisti che ripercorrendo le orme degli impressionisti francesi, creano opere d’arte inimitabili. Spicca tra tutti il nome di Jeremy Mann

Jeremy Mann

Jeremy Mann è un  pittore statunitense che vive e lavora a San Francisco. Ha raggiunto la notorietà grazie ai suoi  Cityscapes, una serie di dipinti in cui va alla ricerca del bello nei paesaggi urbani, rappresentando le componenti cittadine in maniera espressiva. Per la realizzazione dei suoi quadri utilizza grandi pannelli di legno riuscendo così a sperimentare varie tecniche di pittura. Le ampie chiazze di colore che caratterizzano i suoi dipinti, l’uso di solventi per ottenere effetti unici, fanno emergere  lo sfondo impressionista della sua arte. Altro elemento che lo accosta alla corrente francese è il dipingere lo stesso soggetto più volte, in diverse condizioni di clima, di luce e di orario. Per ottenere questo a volte usa tecniche monocolore, a volte utilizza colori vividi e brillanti. Mann non è  solo Cityscapes, ma anche ritratti di donne, a volte solitarie, a volte davanti ad uno specchio, eleganti e seducenti, in abiti di altri tempi.

Pittori impressionisti più famosi

Abbiamo avuto modo di parlare sino a questo momento di diversi pittori impressionisti famosi e tra questi possiamo annoverare altri due nomi, tra i più famosi: Pierre Auguste Renoir ed Edgar Degas

Pierre Auguste Renoir

Pierre Auguste Renoir nasce nel 1841 a Limoges ed è considerato uno dei massimi esponenti dell’impressionismo. Dalle sue opere emerge gioia, felicità, spensieratezza. Sembra vogliano urlare al mondo che si può essere felici anche tra mille difficoltà. Ottimismo quindi, in quei personaggi che animano i suoi quadri che sembrano sempre danzare e ripagarsi le gioie esclusivamente con il cuore. Le sue opere rispecchiano la vita bohémien di fine Ottocento, piena di gioia di vivere, povertà e amore per l’arte.Tra le sue opere più famose si ricordano Bal au moulin de la Galette e Il pranzo dei canottieri

Aneddoto: sembra che negli ultimi anni di vita, colpito da artrite reumatoide, per continuare a dipingere si fosse fatto legare il pennello al polso.

Edgar Degas

Edgar Degas nasce a Parigi nel 1874: nelle sue opere rivive una Parigi elegante e romantica. Degas è impressionista da subito,  anche se rimane in una posizione individualista rispetto ai colleghi. Conosciuto come il pittore delle ballerine, non ama dipingere all’aria aperta come gli altri. Predilige riprodurre principalmente ambienti chiusi, creando delle fedeli testimonianze della realtà e adora ritrarre soggetti femminili come ballerine o sarte. Altri soggetti amati dall’artista sono i cavalli e gli ippodromi essendo lui attratto dal movimento e dalla velocità. Degna di nota la sua scultura Danzatrice Quattordicenne decisamente audace per l’epoca sia per la scelta dei materiali ( bronzo, cera, stoffa e capelli veri) che per il soggetto scelto: una ragazza molto magra. Tra le sue opere più belle La classe di danza – La lezione di danza. 

Aneddoto: Uno dei tutù più usati dalle ballerine si chiama “Degas”, proprio grazie al successo raggiunto dal pittore, dipingendo la serie di quadri delle ballerine.

Pittori post impressionisti

Postimpressionismo è un termine accademico, usato per raccogliere le diverse esperienze figurative nate dopo l’Impressionismo. La corrente artistica non ha però né uno stile proprio né uno comune. Rimane solo una definizione per indicare il periodo che va all’incirca dal 1880 agli inizi del 1900. Tra i maggiori esponenti di questo periodo possiamo annoverare Vincent Van Gogh ed Edvard Munch.

Vincent Van Gogh

Nasce nel 1853, considerato un pittore post impressionista, non ha conosciuto la fama in vita, in quanto le sue opere sono state apprezzate post-mortem. La sua esistenza è particolarmente segnata dal suo malessere psichico. Attacchi di panico e allucinazioni lo portano a tentare il suicidio e a commettere atti violenti. I soggetti preferiti da Van Gogh in arte sono i contadini, i minatori, oltre che gli autoritratti e i paesaggi. Alcuni opere si avvicinano allo stile impressionista, ma a differenza degli impressionisti, il pittore non descrive la realtà dal suo punto di vista, ma la fa divenire  una creazione e una rappresentazione del suo io. Per questo è considerato un precursore dell’espressionismo. Tra i suoi ritratti più famosi: La camera di Vincent ad Arles – Girasoli – Notte stellata.

Aneddoto: si narra che per dipingere di notte Van Gogh indossasse un cappello di paglia con delle candele accese poste nella tesa o fissate con delle mollette.

Edvard Munch

Munch è considerato un esponente di spicco del post impressionismo e dell’arte espressionista. Ha dipinto più di mille quadri ma ancora ad oggi è ricordato  per “Urlo”, diventato simbolo dell’angoscia della società. In realtà quest’opera racchiude una vita colma di depressione, paure e lutti. L’Urlo non è altro che il grido di Munch, un grido diventato immortale. Esistono quattro versioni dell’opera dipinta nel 1893, quella più famosa è custodita alla Galleria Nazionale di Oslo. Tra le sue opere più belle si possono annoverare La fanciulla malata – Malinconia – La pubertà

Aneddoto: sembra che un dito del pittore sia stato seriamente danneggiato da un colpo di pistola partito durante una lite con Tulla Larsen, ricca ereditiera con la quale Munch ebbe una relazione.