Le opere di Milo Manara in mostra a Bologna fino al 21 Gennaio 2018. Arte, eros e grande valore estetico conferiscono alle tavole del disegnatore italiano un’autentica bellezza.
Il Palazzo Pallavicini di Bologna, ospiterà fino al 21 Gennaio 2018 la mostra “Nel segno di Manara. Antologica di Milo Manara” che raccoglie le opere del cartoonist e illustratore italiano: ad allestire l’esposizione, inaugurata a Settembre, il gruppo organizzativo del Napoli Comicon, nato dall’idea di artisti e imprenditori napoletani, che si occupa di curare le mostre del maestro in giro per l’Europa.
Le opere di Manara esposte, in totale sono 130 con il tentativo di ripercorrere la carriera del disegnatore bolzanese, comprendendo le collaborazioni che l’illustratore ha avuto con eccellenti nomi del cinema e del teatro, come Federico Fellini e Almodóvar. La mostra è divisa in sette sezioni, racchiudendo così sia la sua produzione legata ai fumetti, che quella legata alla stampa, al mondo cinematografico e a quello pubblicitario. Degna di nota l’esposizione delle tavole che abbracciano il periodo degli anni Ottanta “Il Gioco” e “Il Profumo dell’Invisibile” che vedono protagonista il suo alter ego Giuseppe Bergman: da ammirare anche i lavori nati dal sodalizio con il suo maestro Hugo Pratt. Non sono meno importanti le recenti illustrazioni create per la rivista francese LUI, e le tavole del secondo volume dedicato a Caravaggio.
Milo Manara può dirsi un rivoluzionario della storia del fumetto, con le sue figure femminili, belle e spregiudicate, tali da entrare scandalosamente nell’immaginario collettivo. La carriera dell’artista, in realtà inizia con la pittura, che abbandona nel 1968, in segno di protesta, nei confronti di un’arte diventata troppo elitaria. Decide così di dedicarsi al fumetto, una forma di espressione volutamente meno raffinata e più ordinaria.
Il vero grande successo, però, per il noto illustratore arriva negli anni Ottanta. Contribuiscono alla sua ascesa le svariate collaborazioni con i grandi nomi del cinema: per Fellini, per esempio, Manara illustra la sceneggiatura di Viaggio a Tulum, pubblicato su Corto Maltese, aprendo le porte ad una brillante carriera. Padre dell’eros, come è stato definito, il fumettista non cade mai nel volgare, dando, così, alle sue tavole un alto valore estetico. Non per nulla è considerato il più grande disegnatore italiano vivente.