Mario Bellini e Citroën hanno ideato una sedia con la tecnologia degli AirBump, per la settimana del design milanese, Fuori Salone 2016. Una chicca da 10 e lode.

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La nostra esperienza al Fuori Salone 2016.

Quando Citroën ci ha contattati per presentarci una chicca pensata per la Milan Design Week, è bastata una frase per convincerci: “la nostra comunicazione è Unconventional e il motto di Cheeky è High Unconventional Lifestyle”. Un concetto che ci ha subito colpiti al cuore: se il loro modo di comunicare partiva da qui, chapeau, ad attirare la nostra attenzione ci erano riusciti benissimo. Incuriositi dalle premesse, siamo corsi a Milano per capire cosa una casa automobilistica, che fa dell’avanguardia e dell’originalità il proprio segreto per rimanere competitivi in un campo così pieno di concorrenza, avesse ideato per la settimana del Design.

Ad accoglierci in Via Tortona 20 non un freddo garage, ma un vero e proprio spazio ricreativo, green, rilassante, divertente e fuori dagli schemi. In un ambiente progettato per mettere a proprio agio gli erranti vagabondi persi in una settimana tanto frenetica, abbiamo conosciuto lui, Mario Bellini, uno dei più famosi architetti del Bel Paese. Già in contatto con Citroën per alcuni progetti, ha ideato un “oggettino” niente male: una sedia, che in realtà non è solo una sedia ma il risultato finale di un’elucubrazione mentale ai limiti della genialità.

Sono tante e belle le proposte presentate dal mondo alla Design Week, ma una serie di fattori ci hanno spinto a dare a lei, la Cactus Chair e a lui, Sir Bellini, il Cheeky Awards della settimana. Vi presentiamo in 4 punti chi è la mente e cos’è questa seduta, dal nome “spinoso” inversamente proporzionale alla comodità che la caratterizza.

  • Per chi non lo conoscesse Mario Bellini è un veterano del design, che “bazzica” nel ramo dagli anni ’60, e che già nel 1963 impose il suo nome curando l’allestimento della Rinascente. Solo uno dei tantissimi progetti che nel tempo portano la sua firma, ultimo fra tutti proprio la Cactus Chair. Tra i premi alla carriera, il prestigioso Compasso d’Oro, la Medaglia D’Oro per la diffusione del design e dell’architettura nel mondo e non solo. Insomma tanto di quell’oro da far impallidire chiunque! Così come le collaborazioni importanti a sigillare un curriculum stellato, tra cui Olivetti, Yamaha, Renault e Citroën. Inoltre ben 25 delle sue opere sono presenti nella collezione permanente del Museum Of Modern Art di New York e tante anche le mostre a lui dedicate.
  • Forse non tutti sanno che Steve Jobs si innamorò del suo stile, tanto da volerlo nel suo team per progettare il design della Apple. Invito che l’architetto rifiutò con gran stile, rimanendo fedele all’Olivetti e progettando con l’ingegner Perrotto il primo pc della storia, la P101. La sua collaborazione con Citroen nasce dalla voglia di giocare sul fattore del design e dello stile, elemento caratterizzante per la casa automobilistica generalista, che si è affidata a Bellini per dare il suo contribuito al Fuori Salone 2016, con un tocco particolare ed originale, in linea con il proprio Credo.
  • La Cactus Chair nasce dall’intuizione dell’architetto alla vista degli AirBump, cuscinetti applicati sula carrozzeria della Citroen Cactus, che permettono di attutire gli impatti fino ad 80 km/ora. Grazie all’esperienza e alla creatività del maestro del design, questo particolare oggetto, usato prettamente in campo automobilistico ed in via esclusiva dalla Citroën, si è trasformato in un materiale utile alla creazione di una sedia innovativa, in plastica, ma dalla comodità reale ed elevata. Il concetto degli AirBump, e quindi delle capsule ad aria compressa, applicati su una sedia: ecco l’idea alla base della Cactus Chair.
  • Bellini ha fatto suo questo fondamento, applicandolo alla sua idea dell’abitare. Maestro delle sedute, ha trovato rivoluzionario il concetto di creare una sedia in plastica, che per antonomasia ha una funzionalità limitata e strettamente essenziale, che avesse, invece, una seduta comoda ed imbottita, grazie proprio all’utilizzo della tecnologia AirBump. Dopo una serie di test, tentativi e anche alcuni primi fallimenti e difficoltà, ha rielaborato completamente il concetto, dando nuova vita ai cuscinetti gonfiabili e modificandoli nella forma e nelle dimensioni, in modo che divenissero una vera e propria sedia. Uno schema semplicissimo riprodotto all’interno del Garage di Via Tortona 20 mostra in maniera intuitiva ed immediata, come nasce l’idea:

 

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Ho ridisegnato l’Airbump, modificandone le dimensioni, per ottenere una morbidezza e un punto di contatto ideale in funzione della statura degli occupanti della sedia. In quel momento, l’Airbump ha assunto una forma più organica che meccanica ed ha “preso vita”, modificandosi da solo, generando la struttura in grado di sorreggere la seduta e lo schienale.

 

https://youtu.be/E8vkJv2_6eI

Mario Bellini e la #CactusChair