Manchester by the sea: presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016, il film di Kenneth Lonergan racconta la potenza del dolore e quella ancora più forte della vita. Non senza strappare un sorriso.
Abbiamo visto in anteprima Manchester by the sea, il film di Kenneth Lonergan, nato dalla mente di Matt Damon e John Krasinski. Un film che nonostante la durata (più di due ore) e la drammaticità del racconto, riesce a fare dell’ironia e dell’amore familiare i punti saldi di una vita spesso troppo dura e crudele, tenendo incollati allo schermo con un sentimento confuso di tristezza e speranza che regala lacrime nello stesso istante in cui ti strappa una risata.
Il film racconta la storia di Lee Chandler (Casey Affleck) che distrutto nell’animo da una tragedia che gli ha strappato via i figli, si ritrova dopo anni a doversi occupare del nipote, figlio di un fratello malato di cuore e morto poi prematuramente. Il giovane, come tutti gli adolescenti, ha un carattere difficile e il mestiere dello zio/tutore, cadrà come un fulmine su di un cielo già troppo grigio nella vita di Lee. Chi dei due insegna all’altro il giusto modo di saper vivere la vita, in realtà, non ha importanza perché il rapporto che li lega è al di sopra di ogni ruolo imposto. Ed il finale aperto.
Ad onor del vero, solo qualche settimana prima della Festa del Cinema di Roma 2016, ci è capitato un triste lutto in redazione. Quei giorni tristi ci hanno stretto in un abbraccio talmente forte da strapparci il fiato, ma allo stesso tempo così caldo e carico d’amore da non riuscire a toglierci il sorriso. Così la storia raccontata da Manchester by the sea, è stata solo una conferma di quello che la morte e la vita ci avevano già insegnato: l’amore vince sempre.
Non pensate, però, alla solita storia a lieto fine dove tutti si vogliono bene e un sorriso mette apposto ogni cosa: in Manchester by the sea, di sorrisi ce ne sono ben pochi, ma l’ironia e la forza dei legami di sangue riescono ad alleviare quei dolori indicibili da cui si esce segnati e feriti per tutta la vita. E nonostante tutto si vive. Il paradosso della vita è qui rappresentato nella sua forma più cruda, tragicomica e spietata, ma pur sempre degna di essere vissuta senza piangersi addosso.
La dignità con cui i protagonisti affrontano il dolore è degna solo dell’ironia con cui riescono a placare i propri demoni. Un film da vedere, perché nonostante la trama sembri trita e ritrita, il modo in cui viene raccontata è originale ed inaspettato, cosa che la rende come mai vista prima.