Festivaletteratura 2017 dal 6 al 10 Settembre a Mantova. Ospiti d’eccezione, attività, discussioni per la XXI edizione della kermesse letteraria con numeri da record.

Festivaletteratura Mantova

Successo per il Festivaletteratura di Mantova. ©Facebook @Festivaletteratura

Ha aperto i battenti il 6 Settembre il Festivaletteratura a Mantova che si protrarrà nella pittoresca città lombarda sino al 10 Settembre. I numeri di questa XXI edizione della kermesse letteraria parlano da soli: circa 40mila biglietti venduti, 232 eventi programmati, oltre 100 eventi gratuiti e Palazzo Te a cui viene finalmente conferita l’importanza che merita, entrando a far parte dei luoghi che ospitano alcuni eventi della manifestazione. Molti sono i nomi eccellenti che l’evento ospita tra scrittori, scienziati, psicologi, criminologi e musicisti.

Uno dei temi fulcro di questa edizione riguarda le storie di chi ha perduto la propria terra.  “La condizione di profugo”, un tema di ogni periodo storico, ma così drammaticamente attuale, accomuna molti degli autori stranieri presenti, che proprio attraverso la narrazione cercano un riscatto che possa essere legato ad una nuova identità e nuova vita. Questi sono gli obiettivi di scrittori come il libico Hisham Matar, che proprio nel 2017 ha vinto il premio Pulitzer con la sua autobiografia, o della scrittrice Kim Thúy, naturalizzata canadese scappata dal Vietnam nella stagione dei boat people e di tanti altri autori presenti in questi giorni all’evento mantovano.

Scrittori che narrano di guerre del passato e del presente attraverso le storie della loro vita, romanzi che parlano di saghe familiari: e poi ci sono altre guerre, quelle dell’occidente contro il terrorismo che possono essere viste e conosciute attraverso gli occhi dei soldati come l’inglese Harry Parker e lo statunitense Brian Turner, che hanno partecipato alle campagne in Afganistan e in Iraq.

Festivaletteratura quest’anno si occupa anche della “questione europea” attraverso un focus in tre tappe dedicato al centesimo compleanno della Rivoluzione d’Ottobre intitolato “Letteratura e rivoluzioni. Che fare?”. Argomento centrale delle discussioni è la tendenza sempre più evidente degli scrittori a creare dei libri con generi narrativi eterogenei anche nella forma e nel contenuto.

Per gli amanti di giallo arriva a tenere banco Elizabeth George, una scrittrice di successo della letteratura da “paura”: i thriller, infatti,  sono il suo pane quotidiano. Si annovera la presenza al festival anche di scrittori come Patrick Manoukian – autore, con lo pseudonimo di Ian Manook, delle indagini del commissario Yeruldelgger – e degli autori italiani Loriano Macchiavelli e Carlo Lucarelli. Una gradita sorpresa è riservata ai più piccoli: la Casa del Mantegna, tutta a loro disposizione, trasformata in uno spazio-museo-laboratorio a più piani, dove poter svolgere attività ricreative.