Una fila interminabile davanti alle porte del teatro Elfo Puccini a Milano per assistere alla presentazione di “Quando tutto inizia” il nuovo libro di Fabio Volo. C’eravamo anche noi.
Ci aspettavamo di ritrovare una platea di giovani donne “innamorate” alla presentazione del nuovo libro di Fabio Volo, Quando tutto inizia e invece, con stupore, abbiamo visto un pubblico misto, composto da uomini e donne, giovani e meno giovani, ragazzine felici di essere lì e poter ascoltare dal vivo il proprio scrittore preferito.
“Le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito” è l’incipit di Quando tutto inizia perché per lo scrittore tutto comincia quando si attraversa un dolore, proprio come lo stesso Volo afferma: “il mio vuole essere un libro ottimista, in un momento in cui il futuro è colmo di incertezze e minaccioso, volevo dare l’idea che ci potesse essere un’occasione.”
I protagonisti sono Silvia e Gabriele che si innamorano in libreria e lo scrittore racconto cosa lo ha spinto a scrivere la nuova storia:
“Io non volevo scrivere questa storia, ma un’altra storia legata al mondo del lavoro. Ho 45 anni e mi sento schiacciato tra due generazioni, quella davanti a me di chi ha 60 anni e non se ne va perché è giovane e quella dietro di me fatta da una marea di ragazzini che con un telefono conquistano il mondo, cosa in cui non non trovo alcuna soddisfazione. Ho 45 anni e non sono in prima linea, perché davanti non riesco ad arrivare, dietro non li capisco.”
“Mi sono reso conto che avrei trasferito nel libro troppa rabbia e allora ho pensato di metterci dentro una storia d’amore per alleggerire un po’ il racconto: doveva essere una storia d’amore di una quarantina di pagine e poi con il montaggio l’avrei integrata con la mia rabbia per il sociale. In realtà poi la storia mi ha preso, mi sono affezionato ai personaggi ed è diventata un racconto di 200 pagine. Se mi sono divertito nello scriverla? In alcuni momenti si”.
Lo stile del libro di Volo, in libreria dal 10 Novembre, è decisamente più sofisticato rispetto agli altri suoi scritti: una delle novità più rilevanti è l’aver importato una delle tecniche cinematografiche più nobili come l’analessi:
“È stato un grande tema, tra me e il mio editor Mondadori: è un montaggio particolare fatto tra i capitoli del libro, come se fosse tutto un flashback. Il tempo è un pò mischiato”. Aggiunge poi lo scrittore: “la cosa che mi affascina di questa tecnica è che mentre nel primo capitolo sai solo quello che hai letto e non sai nulla dei personaggi, leggendo poi tutto su di loro, quando rileggi quel capitolo, tu con la tua conoscenza lo cambi completamente.”
Fabio Volo sente di aver creato Gabriele, il personaggio maschile del romanzo, in parte a sua somiglianza: il personaggio non ha voglia di essere “incasellato in una categoria”. Parla poco dei personaggi e della storia del libro, per lasciare ai lettori che incontra la curiosità e non rovinare la sorpresa. Aggiunge però una cosa molto importante:
” Il libro dal momento in cui è entrato in libreria, non parla più di Silvia e Gabriele secondo il mio punto di vista e la mia interpretazione, ma ne parlerà a seconda di quella di ognuno di voi. i personaggi adesso non sono più miei, ma la loro interpretazione si moltiplica”
“Quando tutto inizia” è un libro di Fabio Volo, oltre ad una storia d’amore, racconta uno spaccato di vita e di pensiero dello scrittore, combattuto tra la purezza del sentimento più bello del mondo e le perplessità di una società sempre più difficile da affrontare.