Donatori di voce, il Libro Parlato abbatte le barriere e dona il piacere della lettura anche a chi non ne può usufruire in modo autonomo.

donatori di voce

Il bello dell’essere donatori di voce. ©Pixabay

Viaggiare con la fantasia alla scoperta di altri mondi è uno dei modi migliori per staccare la spina, immergersi in un universo immaginario può aiutare molti di noi ad affrontare meglio la vita reale. I libri e la lettura svolgono da sempre questa funzione che nei primi anni di vita è addirittura fondamentale per trasmettere al bambino, tramite fiabe e favole, alcuni valori etici e sociali. Le madri e i padri sanno da sempre che mettere a letto i propri figli e leggendo loro una storia li aiuta a dormire meglio e a fare bei sogni. Quando si cresce si passa alla lettura autonoma e silenziosa, ma per alcune persone un gesto così semplice e abituale può non essere possibile. Nasce così a Feltre, in provincia di Belluno, il Centro Internazionale del Libro Parlato.

Il Centro è attivo dal 1983 ed è nato dalla volontà di assicurare una formazione di buon livello anche alle persone per le quali l’accesso al sapere è più difficile. Il servizio è stato inizialmente pensato per aiutare i non vedenti che avevano bisogno di qualcuno che li guidasse attraverso la lettura di testi scolastici e non, ma successivamente è divenuto un punto di riferimento anche per i dislessici, gli ipovedenti, gli anziani e molti altri. Il cuore pulsante di questo progetto sono i donatori di voce, volontari che amano la lettura e che si mettono a disposizione di tutti coloro che necessitano di una voce narrante. Ma cosa fa un donatore di voce?

Donare la propria voce per metterla al servizio degli altri significa leggere e registrare racconti, romanzi e libri di testo. I volontari sono ormai più di 300, sparsi in tutta Italia in centri nati successivamente, ed ognuno di loro è specializzato in un genere in modo tale da garantire agli utenti il meglio. Ognuno di noi può diventare un donatore di voce, bastano alcuni requisiti: una voce piacevole, una buona dizione, qualche ora di impegno settimanale e tanta passione. Il lavoro non prevede una retribuzione, ma il compenso maggiore arriva dalla consapevolezza di aver svolto un ruolo importante nello sviluppo della vita di una persona che altrimenti non avrebbe mai compreso le meraviglie che la lettura può offrire. Grazie all’idea del Centro Internazionale del Libro Parlato centinaia di persone possono rilassarsi, indossare delle cuffie e regalarsi qualche ora in compagnia dei personaggi dei loro romanzi preferiti.