“Disegnatori di sogni”, a Taormina la mostra fa un tuffo a colori nella storia del cinema. Da Il Padrino ad Amarcord, 55 bozzetti cinematografici ripercorrono 100 anni di film e di un’arte tutta italiana.
In concomitanza con I Nastri d’Argento, il Palazzo del Cinema di Taormina ospita 55 opere dei più grandi cartellonisti italiani: Anselmo Ballester, Ercole Brini, Ermanno Iaia, Giuliano Geleng, Angelo Cesselon, Luciano Crovato, Enzo e Giuliano Nistri, Giorgio Olivetti, Alessandro Simeoni, Arnaldo Putzu. I bozzetti, arrivati dal museo Cinema a pennello di Montecosaro di Macerata, erano la base sulla quale venivano poi stampate le locandine dei film quando il digitale non era che un pallido miraggio. Il curatore è Paolo Marinozzi, che dal 1992 si occupa di più di 1500 opere conservate a palazzo Marinozzi, dove se ne possono ammirare 150.
Stavo preparando un’esposizione dedicata a Totò, in occasione dei 25 anni della morte e per caso ho trovato alcuni incredibili bozzetti originali di questi artisti e da lì è cominciato tutto.
Tra le opere esposte spiccano il brillante vestito rosso di Marisa Allasio per Poveri ma Belli, la locandina in stile pop art de Il conformista, il ritratto surrealista di Alain Delon per La prima notte di quiete, la storia illustrata come un fumetto di Per grazia ricevuta e ancora: Ben Hur, I vitelloni, La grande guerra, Colazione da Tiffany, I soliti ignoti, C’era una volta il West, Per un pugno di dollari, La dolce vita. Se alcuni non sono subito riconoscibili, per altri è più facile ricordare gli attori ed il film; come non riconoscere infatti il padrino Don Vito Corleone, con il suo smoking nero e la rosa nell’occhiello, o la popolazione felliniana di Amarcord.
E’ giusto che più gente possibile li veda. il mio sogno sarebbe una grande mostra a Roma, comunque abbiamo già tante richieste da città italiane e straniere
I bozzetti cinematografici venivano interamente dipinti a mano e alcuni si ispiravano allo stile di una corrente artistica o a quello di qualche pittore famoso; è il caso del poster di Cristo si è fermato ad Eboli ispirato allo stile di Guttuso, per ricordare l’amore che aveva per la pittura Carlo Levi, e del poster di Sedotta e abbandonata che si rifà al grande artista spagnolo Goya.
La mostra che promette di fare il giro del mondo, resterà al Palazzo del Cinema fino all’1 ottobre e ospiterà anche quattro Nastri d’Argento, consegnati già da diversi anni a Taormina, due nastri celebrativi e due vinti rispettivamente da Paolo Conte per La Freccia azzurra e da Bernardo Bertolucci per il film epico e biografico L’Ultimo imperatore.