Courtney Love firma una capsule collection impertinente per Nasty Gal, che ricorda lo stile Kindewhore tanto amato dalle bad girls della scena grunge americana degli anni ’90.

Courtney Love

“I found my inner bitch and ran with her.”

(Courtney Love)

Corsetti, babydoll, calze strappate e Mary-Jane, la capsule collection di Courtney Love per Nasty Gal è un ritorno agli anni ’90, quando le band femminili della scena grunge dettavano legge in fatto di stile. E chi meglio di un diavolo biondo come lei, in grado di fare la guerra anche all’AntiCristo –  Sir Marilyn Manson – poteva riportare alla luce una tendenza che trovò nel 1994 la sua massima grandezza. La collezione di Courtney Love è nuova e nostalgica allo stesso tempo, un mix di potenza e dolcezza che ne esalta la femminilità maledetta. Non è sdolcinata, ma neppure volgare, è triste ma ricercata, ha il sapore della malinconia.

The boys can take off their shirts when they get hot, so why can’t I?

Ad ispirarla, un concetto semplice: la lingerie che incontra la realtà, il mondo intimo della donna che si coniuga nella vita di tutti i giorni, mantenendo quell’allure sessuale che un po’ sconvolge ed un po’ affascina. Con l’intento assoluto di non passare inosservato. La capsule parla della cantante, più di quanto qualunque altra collezione parli dello stilista che l’ha ideata ed il motivo è uno solo: molti dei capi realizzati sono il riadattamento di alcuni vestiti che la Love ha ritirato fuori dal suo armadio, quasi come un coniglio dal cilindro: magicamente, salvati e riportati in vita dal passato per vivere nuove ere. Anche il prezzo sembra rimasto congelato: scarpe a circa 80 euro, vestiti al di sotto dei 200 euro e chiccherie in pizzo intorno ai 50 euro. Come si fa non togliersi lo sfizio? “I wanna be the girl with the most cake.”

Courtney Love

Courtney Love

Courtney Love

Courtney Love

Courtney Love

Copyright foto: Nastygal.com

Courtney Love for Nasty Gal