Cineblog01: legale o illegale? Metodi alternativi per guardare film in streaming rimanendo nella legalità, mentre url come cineblog01.eu spariscono.

cineblog01

Guardare film in streaming è legale?

Mentre cineblog01.it si trasforma in cb01.uno e scompaiono i siti cineblog.org, cineblog.01, cineblog01 eu e affini, la domanda sorge spontanea: lo streaming cineblog01 è legale? Negli ultimi dieci anni in Italia lo streaming ha preso sempre più piede come metodo preferito per guardare film e serie tv gratuitamente, in alternativa alle piattaforme come Sky e Mediaset che propongono pacchetti base a partire da un minimo di 19 euro. Ovviamente, se viene offerto gratuitamente un servizio che altrove è a pagamento, qualcosa di non esattamente legale c’è: infatti la lotta ai siti di streaming da parte degli organi competenti, principalmente la procura di Roma e AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), è continua ma anche apparentemente senza fine. Dal 2012 ogni anno sono stati periodicamente oscurati parecchi siti, che però puntualmente riapparivano semplicemente con siti gemelli o cambiando dominio, da .it a .eu a .tv, con il solito cineblog streaming.

Cineblog01 film streaming e pirateria

Fra i migliori esempi per spiegare la difficoltà di combattere questo fenomeno piratesco da parte delle autorità c’è il caso di film cineblog, che negli ultimi anni è stato oscurato già quattro volte tornando però reperibile poche ore dopo su indirizzi alternativi non ancora sequestrati. In pratica, ogni volta che viene emesso un provvedimento di sequestro, il servizio attiva nuovi domini e riprende la propria attività rendendo difficoltoso risalire alle persone che concretamente gestiscono il Cineblog01 streaming. Per intenderci, se si prova a cercare l’identità di chi ha registrato Cineblog01.it, come registrante si trova tale Johnny Prado residente a Miami. 

Inoltre lo stesso sito gioca sull’imprecisione e scarsa definizione di alcune norme che regolano certi processi in rete, infatti i video non si trovano materialmente sui loro server, ma sono inseriti tramite codice “embed”, come si fa con un comune video di YouTube; quindi il contenuto protetto da copyright è caricato su altri siti che non hanno legami diretti con Cineblog01. In più i gestori del servizio sono fortemente attivi sui social network, da Facebook a Twitter, dove spiegano prontamente come fare per accedere nuovamente ai loro siti nel momento in cui vengono oscurati dalle autorità e continuare a vedere film gratis.

Cineblog.01 – streaming film e rischi

Controindicazione, perché di davvero gratis nella vita c’è poco: ogni qualvolta si aprono i link sulla loro pagina si viene sommersi da svariate pubblicità con il rischio di rimanere infettati da qualche virus se non si è dotati di antivirus adeguati Un buon metodo per bloccare tutte queste finestre pubblicitarie è aggiungere l’estensione ADBlock se si utilizza il browser Chrome. Insomma, la battaglia a questa pirateria online sembra davvero difficile da vincere, quindi quale può essere la soluzione? Probabilmente abbassare i costi per metodi alternativi, in un paese come il nostro dove quelli per i diritti d’autore sono fra i più elevati del continente. Negli ultimi mesi è sbarcata in Italia Netflix, che in America ha registrato cifre da record e con i suoi 7-8 euro di costo mensile si propone come un’ottima alternativa a Infinity di Mediaset e Sky Online, ma basterà?

Di certo c’è che bisognerà presto regolamentare al meglio la gestione dei film in streaming, magari ispirandosi al modello americano, dove sta lentamente raggiungendo e probabilmente sorpassando il cinema, con un giro d’affari previsto di 11,47 miliardi nel solo 2016. Cerchiamo di non sprecare e relegare all’illegalità l’ennesima possibilità di entrate legali per un paese come il nostro, che già troppo spreca e regala ai mercati clandestini.