Casa cinema tv: il cofondatore di Napster ha ideato un sistema che porta direttamente i film a casa nello stesso giorno in cui escono nelle sale. Un’idea che potrebbe portare alla fine del grande schermo o un totale fallimento.
Screening room: è questo il nome del nuovo progetto (non ancora disponibile) pensato dal cofondatore di Napster Sean Parker. Non si tratta dell’ennesima piattaforma di streaming legale, la novità di Screening Room sarebbe quella di poter acquistare il film in contemporanea alla data di uscita nelle sale cinematografiche. In pratica con 50 dollari si affitta un film per quarantotto ore e lo si potrà guardare comodamente a casa invece che andare a sedersi al cinema.
Dal punto di vista economico i cinquanta dollari per l’acquisto possono essere divisi tra amici e parenti che assisteranno alla visione, inoltre una parte sarà destinata ai produttori, ai distributori e agli esercenti, e pare che saranno previsti anche dei biglietti omaggio per andare al cinema ogni volta che si effettuerà un noleggio. Questo per creare un ciclo virtuoso tra visoni “private” e incentivi per recarsi comunque al cinema.
Nel mondo degli addetti ai lavori si è creata una spaccatura tra chi pensa che questo farà bene al cinema perché sarà una possibilità in più di visione, e chi di contro, pensa che farà solo male, svuotando ancora di più le sale. Steven Spielberg ha espresso pareri e investimenti favorevoli, James Cameron, no. Solo per fare due nomi.
La vera rivoluzione di Screening Room sarebbe quella del cambio radicale di fruizione da parte dello spettatore. Libero di scegliere tra il rito collettivo e qualitativo (immagine e suono) che garantiscono le sale cinematografiche e il rito “solitario” della visione nel proprio salotto. Questo è il punto sociale interessante: il cinema sopravviverà e vivrà inserendosi come un mutante nel televisore di casa?
Le sale cinematografiche già da qualche tempo stanno cercando di attirare pubblico proponendo una programmazione diversificata e puntata sul singolo evento, come per esempio la proiezione di concerti o documentari in alta definizione; la proiezione 3D rimane esclusiva del grande schermo (tecnicamente lontana l’offerta home-made), e ancora le rassegne di classici del cinema restaurati e riproposti in sala.
Registi e autori stanno ragionando sulla possibilità di produrre film solo per il cinema in modo da rendere la visione un unicum al pari di un grande evento sportivo o artistico. La sfida dunque sarà quella di rendere unica l’esperienza in sala. A voi la scelta se al primo appuntamento puntare sul classico invito al cinema o avere una buona scusa per rischiare con il divano.