On The Road Film Festival vincitori dell’edizione 2016: sabato 29 ottobre è calato il sipario sulla quinta edizione dell’On the Road Film Festival, tenutosi presso il Detour di Roma. Ecco i vincitori.
In una rassegna all’insegna dell’apertura verso gli altri, verso il diverso e ciò che meno conosciamo, all’interno di uno scenario che ricorda spazi di altri tempi, gli spettatori hanno avuto modo di assistere a storie delle più disparate provenienze geografiche, ma tutte unite dalla consistenza di intenti e contenuti. Nell’ultimo giorno dell’OTR è avvenuta la proclamazione dei vincitori e l’assegnazione di menzioni speciali alle opere che si sono maggiormente distinguere.
Partiamo con la parte dedicata ai cortometraggi, dove a presiedere la giuria è stata chiamata Chiara Rapaccini, scrittrice e illustratrice, accompagnata dai giurati Francesco Conte, giornalista e filmmaker, responsabile di Termini TV, e Ornella Vaiani operatrice culturale e critico dell’arte. Assegnato ad ex-aequo il premio Miglior Cortometraggio On the Road Film Festival 2016 a: Red Light, del bulgaro Toma Waszarow, e a Fan dell’iraniano Ali Delkari.
Due menzioni speciali sono state assegnate a Made in Spain di Coke Riobòo per l’animazione, e a Dirty South di Olivier Strauss per la fotografia. Inoltre il pubblico e il Detour hanno assegnato la loro preferenza a Roma-Athens di Thomas Kunstler, mentre il premio Griffith, assegnato dall’Accademia di cinema, è andato ad Andrea Biagianti per Austerità.
Per quanto riguarda invece i lungometraggi, la presidente della giuria, la scrittrice e critica cinematografica Mariuccia Ciotti, insieme ai giurati Donatello Fumarola e Cristina Torelli, entrambi autori televisivi, ha deciso per un’altra vittoria ad ex-aequo. A trionfare sono stati Manuela Morgaine e Tommaso Cotronei, rispettivamente con Another World e Covered with the blood of Jesus, due lavori di grande forza emotiva ma su piani diametralmente opposti, astratto e suggestivo il primo, concreto e diretto il secondo.
La menzione speciale è andata a Tides di Alessandro Negrini e al protagonista della sua storia, il fiume Foyle. Mentre il più apprezzato dal pubblico è stato il documentario di Simone Manetti su Chantal Ughi, Goodbye Darling, i’m off to fight. Infine il Detour ha rivolto la sua preferenza al potente e toccante Shoulder the lion di Patryk Rebisz.
Diversi nomi e titoli vincitori, ma ad essere portato in trionfo in questa edizione è stato il cinema d’autore, che in questo piccolo tempio cinematografico ha trovato il giusto spazio che nell’epoca dei multisala e dei film da budget milionari gli viene spesso negato. Una manifestazione che serve e che ci auguriamo possa continuare a perpetrarsi per molte altre edizioni.