Ryan Gosling film: Lost River, un piatto incompiuto e troppo fresco, da perfezionare alla seconda prova.
Ingredienti:
- Christina Hendricks: Billie
- Saoirse Ronan: Rat
- Iain De Caestecker: Bones
- Matt Smith: Bully
- Reda Kateb: autista di taxi
- Barbara Steele: nonna
- Eva Mendes: Cat
- Ben Mendelsohn: Dave
Prima ricetta originale di Ryan Gosling (il bello di Drive, Blue Valentine e La grande scommessa) che scrive e dirige LOST RIVER, opera prima che ha il sapore e la freschezza dell’incompiuto. Nella prima prova da Chef di Gosling si respira una incertezza giovanile, una inadeguatezza verso un cinema solido e ben strutturato. Le immagini sono sfuggenti, come anche la caratterizzazione dei personaggi, si ha la sensazione che la regia non sia riuscita ad andare al di là dell’idea che ha generato l’imprinting del film.
Una storia giovanile e familiare, un universo sommerso, come le vicende passate dei protagonisti che fanno fatica ad emergere per consegnarci gli elementi che ci facciano provare piena empatia. Gli ingredienti sono presenti, si sente che c’è qualcosa che bolle in pentola ma non se ne viene a capo, Gosling non riesce a crearsi una identità stilistica autonoma e indipendente.
Il film nonostante una confusione narrativa riesce ad essere interessante dal punto di vista visivo, inconsapevolmente genera una aspettativa che fa ben sperare per un secondo tentativo che faccia emergere le intuizioni che in questa prima prova sono solo accennate, e spesso troncate per imperizia o paura di spingersi in territori sconosciuti. Gosling dovrà decidere se ritirarsi verso una cucina tradizionale o continuare a sperimentare abbandonando gli omaggi (più o meno consapevoli) al cinema di Lynch.
Come i suoi protagonisti ci fa navigare in una terra di mezzo che ci confonde e non ci fa apprezzare il panorama, che è molto affascinante, ci irrita lasciandoci a metà nei sottotesti narrativi.Da rivedere alle prese con una nuova prova. Servite tutto insieme, piatto unico. Usate piatti di portata di plastica colorata.