È un Kim Jong-un in versione It-boy quello che in preda a non si sa ancora quale ideologia, ha stabilito che in Nord Corea tutti dovranno portare i capelli come i suoi.
Per i cittadini della Repubblica Popolare Democratica di Corea è in corso una vera e propria rivoluzione beauty, che li costringerà, che gli piaccia oppure no, ad imitare l’hairstyle del loro dittatore. Kim Jong-un ha, infatti, imposto per tutti l’obbligo di portare i capelli corti, proprio come i suoi. A riportare la strana notizia il quotidiano Chosunilbo, che svela l’ultimo “capriccio” del dittatore nordcoreano: capigliatura lunga non più di 2 cm, quasi senza distinzione di sesso.
Lo stile da seguire, infatti, varia di poco a seconda che si tratti di uomini o donne: i maschietti sono tenuti ad acconciare la testa con un taglio più simile possibile a quello del leader, mentre per le donne è concesso un caschetto come quello della gentil consorte Ri Sol-ju.
Ora, la questione principale rimane una. Il problema non è tanto l’esasperazione del potere dittatoriale, capace di superare i limiti della libertà strettamente personale, imponendo leggi che sembrano uno scherzo, quanto il fatto che il taglio di capelli portato dal dittatore beauty addicted – non ce ne voglia – ma fa “ridere i polli” per dirla alla romana. I gusti personali non si discutono, ovviamente, ma se il look del leader nordcoreano – dalla rasatura laterale e ventaglio centrale – è lo stesso portato con soddisfazione dal “coatto” di Jersey Shore Dj Pauly, forse qualcosa di sbagliato, in fatto di ultime tendenze, c’è.
Scherzi a parte, pare che dietro ad una decisione che sembra assurda ci siano motivi politici e sentimentalismo. Da una parte, infatti, la voglia di mettere ordine sulle teste della popolazione lavoratrice, dall’altra quella di trasmettere alle nuove generazioni una tradizione che lo stesso Kim ha adottato da suo nonno Kim Il-sung, padre fondatore della Corea del Nord. E, intanto è già boom di parrucchieri specializzati.
Kim Jong-un capelli