La Mappa letteraria di Milano approda al BookCity 2017 e ci presenta una città del passato e del presente, attraverso le citazioni dei libri. Il progetto è già attivo su Google Maps ed è accessibile a tutti, affinché si possa contribuire al suo continuo aggiornamento.
La Mappa letteraria di Milano che sarà presentata all’evento BookCity che la città lombarda ospiterà dal 16 al 19 Novembre 2017, non parla della metropoli riferendosi a negozi, vie e aziende, come siamo abituati a leggere riguardo alla città meneghina, ma narra di luoghi del centro abitato milanese che si rapportano ai libri. Il progetto interattivo nasce dall’idea dell’associazione “Quarto paesaggio”, il cui impegno è quello di riportare alla luce gli spazi verdi di Milano associandoli a fatti culturali – ed è stato creato e ampliato utilizzando Google Maps.
L’idea della mappa è nata perché volevamo creare a Milano una comunità di lettori e associare i luoghi della città ai libri che li hanno usati come ambientazione ci sembrava la scelta più giusta da fare
Sono queste le parole che Giorgio Tacconi, presidente di Quarto paesaggio usa per presentare la Mappa letteraria di Milano e a tal proposito aggiunge:
Facciamo reading nei parchi, disponiamo panchine dove si possa comodamente leggere i libri e organizziamo incontri all’aperto con scrittori
Una piantina della cultura per la città, che vede protagonisti i luoghi in cui alcuni libri sono stati ambientati, ma non solo. Figure di spicco, saranno gli utenti stessi che potranno contribuire ad aggiornare la Mappa, inviando alla società creatrice, tramite mail o tramite social, la foto del passo del testo che fa riferimento ad un luogo esatto della città lombarda, per essere poi trascritto.
Non si pensi di trovare nella Mappa solo i luoghi della Milano di oggi: essa, infatti, racconta di una città di varie epoche. Si scoprono così luoghi che ormai non esistono più o piazze che nel tempo hanno cambiato nome. Non va infatti dimenticato che, il capoluogo lombardo in poche centinaia di anni ha subito un mutamento decisamente importante. Facendo riferimento a quello che la Mappa rivela, a Milano il genere letterario che riscuote maggiore successo sarebbe il noir.
Se Milano fosse davvero il luogo cruento che i libri gialli hanno raccontato essere – afferma con ironia Tacconi – dovremmo nasconderci in casa e non uscire più. Avremmo un commissario di polizia ogni abitante
Effettivamente sembrerebbe sarcasticamente inquietante l’immagine della comunità milanese, ma non importa. Ci piace immaginarci nello stesso posto del detective Arrigoni, negli anni Cinquanta, nato dalla penna di Dario Crapanzano o pensare di bere un caffè con il tappezziere-poliziotto nato dalla fantasia di Francesco Recami, nella sua “casa di ringhiera”