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Nina

New York Fashion Week 2014 : tutte le facce della settimana della moda newyorkese.

By On 15 Febbraio 2014

copertina nyfwNon solo moda. Si è appena conclusa la New York Fashion Week e dopo aver divorato le nuove collezioni presentate per l’autunno inverno 2014-2015 mi è sorta spontanea la domanda più vecchia del mondo: ma è davvero tutto oro quello che luccica? Forse si, forse no. Di luccichio ce n’è moltissimo a cominciare dalle paillettes, dai tessuti sintetici, dai sorrisi smaglianti nei selfies dal front row. Oltre la moda, gli abiti, le collezioni, c’è un mondo nascosto fatto di duro lavoro, di provocazioni, di “anche un cieco mi vedrebbe quindi fotografami” , di messaggi di sensibilizzazione, momenti divertenti ed incidenti di percorso. Come l’intruso che irrompe seminudo sulla passerella della sfilata di Prabal Gurung o il debutto di Danielle Sheypuk, la prima modella su sedia a rotelle a New York.

Ormai ci sono dentro. Ci sono ancora un mucchio di cose da capire, meccanismi sconosciuti che potrei non conoscere mai, forse sono diversa. Una cosa, però,  nella mia diversità, l’ho capita: la moda è come il cubo di Rubik, affascinante anche quando i colori non sono perfettamente allineati, ha più facce e non tutte sono facili da interpretare, alcune “matchano” altre sono così contorte da essere senza speranza. Diverse sfaccettature, fondamenti di un intero mondo, fatto di luci e ombre, di persone e personaggi.

Da un lato c’è chi la settimana della moda la prende seriamente, con professionalità, c’è chi lavora dietro le quinte, chi fatica affinchè tutto riesca al meglio, ci sono i veterani e chi esaudisce il sogno nel cassetto di veder sfilare le proprie creazioni su una passerella internazionale. “Big” e giovani promesse, chi la moda la detta e chi la fa, o quantomeno ci prova. Una straordinaria varietà di stili e stilisti conquista New York tra coloro che plasmano le proprie creazioni sulla donna e quelli che nuotano controcorrente piantando un dito medio sui cappelli delle modelle lasciandole sfilare mentre mandano a quel paese il mondo intero. Ci sono meraviglie ed orrori, tutto però pensato e organizzato nei minimi dettagli, con passione e creatività.

Poi ci sono i figuranti, l’altra faccia del “fashion”, quella fatta di specchi, di persone che per spiccare indossano l’intero guardaroba senza distinzioni di colori o stili, senza badare alle condizioni meteorologiche, senza sapere minimamente cosa significhi vestire l’abito. L’unica cosa che sanno è che verranno fotografati e le loro foto faranno il giro del mondo, poco importa che risultino inadeguati, ciò che conta è che se ne parli. C’è chi la moda la ama e chi la insegue, chi è sotto i riflettori e chi la luce la rincorre come un asino che tira il carro bramando una carota che non raggiungerà mai. C’è chi è carino e gentile anche se vive tre metri sopra il cielo e chi annaspa nelle sabbie mobili ma se la tira come se ce l’avesse di platino (la borsetta).

 No, non è oro tutto quello che luccica, ma basta saper distinguere ciò che vale da una crosta e la moda diventa il paradiso, un mondo affascinante e divertente, bello proprio perché fatto non solo di luce ma anche di oscurità, che sembra perfetta ma è piena di difetti. Proprio come me, donna (a)normale fra comuni mortali.

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About me / Nina

Weekly obsession, l’ossessione della settimana: uccidere Cupido nel giorno di San Valentino

By On 12 Febbraio 2014

copertina san valentino 2

Basta! Amo i cuori, ne ho addirittura uno tatuato sul braccio, ho un fidanzato che mi adora e se non bastasse il mio nome per esteso è Valentina, nonostante tutto, però,  io “sto contro” , non torturatemi con il giorno di San Valentino. Basta guardarsi intorno, sfogliare una rivista, girare per negozi, non c’è un angolo dell’universo che non parli del 14 febbraio:  cosa regalare, come vestirsi, cosa mangiare, in ogni dove è un tripudio di cuori, di wishlist, di consigli di stile. Da far venire il diabete anche ad una come me, tanto “ipoglicemica” mens et corpore da aver bisogno di abbracci e poppate di acqua e zucchero ogni tre ore.

Come al solito rischierò il linciaggio e anche se capisco che la festa degli innamorati è “businnes”, io da oggi decido di camminare a testa alta con l’aria di chi sta per commettere un omicidio, quello di Cupido.  Viva i single, snobbati come i neri dai razzisti, ma soprattutto le coppie anticonvenzionali che ordineranno giapponese e carichi di vino in corpo decideranno di passare la serata innamorati pazzi nè più né meno degli altri giorni. Il mio consiglio di stile è: vestitevi (a)normali come in un giorno qualunque. Da prendere con ironia.

Nella mia copertina: Sunglasses: Marc by Marc Jacobs for limited edition for San Valentine ; Bag: Jimmy Choo Candy Mirror clutch

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Nina

Victoria Beckham a/w 2014-2015 collection: quando “minimal” è la formula giusta.

By On 10 Febbraio 2014

copertina BeckhamRischierò l’impopolarità ma devo essere sincera: non ho mai apprezzato troppo i look di Victoria Beckham, nonostante fosse spesso indicata come modello da seguire dalle più famose riviste di moda e classificata come icona di stile. Anche le sue collezioni non mi hanno mai esaltata e a parte qualche eccezione non ho mai amato particolarmente le sue scelte personali. Ma quella proposta dalla ex Posh Spice sulle passerelle della settimana della moda di New York è una collezione di tutto rispetto che merita la mia approvazione. Tralasciando qualche modello che non indosserei mai (e credo neppure lei) l’idea alla base delle sue creazioni per l’autunno inverno 2014-2015 è vincente.

La parola d’ordine è minimal, sia che si tratti dei tagli e delle linee, pulite ed essenziali, sia che si tratti dei colori, dove rosso, nero e bianco sono i protagonisti assoluti. Non c’è traccia di fronzoli e sfumature, di ricami e frivolezze. La donna di Victoria Beckham è concreta e minimalista, che indossa l’abito giusto per ogni occasione, che veste in maniera sobria puntando su un cavallo sicuro: l’intramontabile classico riadattato, ma neppure troppo, in chiave moderna. Maxi cappotti, abiti morbidi, pantaloni dal taglio maschile. Tutto rigorosamente bianco o nero. L’unica nota di colore è il rosso, tonalità che non fa eccezione nella rosa degli evergreen. Per tutte.

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Libri

Poesia sperimentale a cura di Liè Larousse

By On 9 Febbraio 2014

Storia d’ossa di vita sgretolate per chi l’esistenza ha smarrito in un boato di vento imploso a effondere stracci d’attimo in cenere di vetro senza tempo da scandire lambendo nel frastuono del sole l’immortale oceano senza riva per fortuiti approdi…