La salma di Salvador Dalì verrà riesumata per capire se Pilar Abel Martínez sia davvero la figlia segreta del pittore. Se così fosse si dovrebbero rivedere anche i lasciti dopo la sua morte.

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Nella biografia ufficiale Salvador Dalì non ha avuto figli: una verità, oggi, messa in discussione da una donna che sostiene di essere la figlia segreta del grande pittore. Una battaglia legale che dura da dieci anni, che ha portato a Pilar Abel Martínez la sua prima vittoria. La salma di Salvador Dalì, quindi,  sarà riesumata: è quanto stabilisce l’ordinanza di un giudice di Madrid che il 27 Giugno 2017 ne ha ordinato il dissotterramento  per poter procedere all’esame di paternità e verificare se il pittore possa essere  il padre genetico di Pilar Abel Martínez, una donna che dal 2007 rivendica questa parentela.

Il recupero della salma si rende necessario per il prelievo di materiale biologico che possa permettere un accurato esame del DNA. Si specifica che è ancora tutto in forse, visto che il provvedimento è sottoposto a ricorso nello stesso tribunale. L’avvocato della signora Martínez, però, si dichiara fiducioso e spera che la riesumazione possa essere eseguita già nel mese di Luglio.

Pilar Abel Martínez, nasce nel  1956 a Figueres, in provincia di Girona. La convinzione di essere figlia del pittore catalano, deriva dal fatto che sua madre, nel periodo del concepimento, sembra lavorasse presso una famiglia che, aveva la consuetudine di trascorrere un periodo di vacanza a Cadaqués il paese di Dalì. Qui la donna, avrebbe conosciuto l’artista all’epoca già sentimentalmente impegnato con la sua compagna Elena Dmitrievna D’jakonova “Gala” e avrebbe intrattenuto con lui una relazione clandestina.

Nel 1955, però, la mamma di Pilar si trasferisce, sposando un altro uomo e partorisce a Febbraio del 1956. Il lasso di tempo che trascorre tra la conoscenza di suo marito e il parto, fa pensare che il concepimento possa essere avvenuto ai tempi della relazione con Salvador Dalì. La donna a sostegno della sua tesi, rivela le parole che un giorno le avrebbe detto sua nonna paterna:

So che non sei figlia di mio figlio, ma di un grande pittore, però ti voglio bene lo stesso

Qualora la paternità fosse riconosciuta, ci sarebbero anche conseguenze legali, in quanto la signora Martínez entrerebbe a far parte dell’asse ereditario. La fondazione Gala Dalì e  il ministero del Tesoro e dell’Amministrazione, ad oggi sono gli unici eredi legali degli averi del pittore, ma la presenza di una “eventuale” figlia cambierebbe ogni cosa.

Indipendentemente da come andrà, il poliedrico artista che in vita ha tanto amato la teatralità delle azioni, non si sarebbe certo mai aspettato un tal colpo di scena a diversi anni dalla sua morte. Bisogna ammettere che si assiste ad una situazione alquanto grottesca e che va in qualche modo ad aggiungere un colorato e pittoresco “mattoncino” alla vita sentimentale di Dalì, vissuta in un rapporto di totale dipendenza da sua moglie e musa “Gala”. Il tradimento del pittore con la cameriera e una figlia segreta, hanno un “che” di fiabesco, che rende ancora più colorito il suo mondo e va a confermare il suo modus vivendi fatto di eccessi ed estreme moderazioni.